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De Canio senza mezza squadra domenica‎ 14:53 - 22 Maggio 2009




Vietato mollare, è l’im­perativo in casa Lecce, nono­stante la retrocessione aritme­tica sia ormai dietro l’angolo della prossima sfida, in casa con la Fiorentina. Per domeni­ca, De Canio rischia di dover attingere a qualche giovane della «Primavera», considera­to che, oltre agli squalificati Po­lenghi, Papadopoulos e Ko­nan, dovrà fare i conti con le assenze, sicure, degli infortu­nati Angelo, Antunes, Munari e Schiavi e rischia di dover ri­nunciare anche ad Ardito e Pa­pa Waigo, impegnati ieri in un programma differenziato.

L’impegno con i vio­la dell’ex Prandelli diventa co­sì quasi una tappa insignifican­te della lunga sofferenza pati­ta in questa stagione dal Lecce, che guarda con apprensione soprattutto alle decisioni che assumerà il presidente Giovan­ni Semeraro in vista della pros­sima stagione in serie B. Tanto è ambizioso, il proprietario dif­ficilmente lascerà proprio do­po una retrocessione, per pas­sare la mano a uno dei figli. A preoccupare la tifoseria è la li­nea tracciata dal banchiere, de­ciso a contenere drasticamen­te gli investimenti nel calcio, evitando così di dover ricapita­lizzare ogni anno. Il Lecce che verrà dovrà attenersi al budget previsto per la serie B e, possi­bilmente, recuperare forze eco­nomiche con le cessioni sul mercato. A parte Esposito, fini­to nel mirino della Roma, e il goleador Tiribocchi, che inte­ressa all’Atalanta, il club salen­tino non dispone di elementi con quotazioni di mercato al­meno pari a quelle dei costi sopportati, a suo tempo, per i relativi acquisti.


La Gazzetta dello Sport
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