miboy80 ha scritto:
BENUSSI: ha il merito, piu' che di compiere interventi eccezionali, di essere sempre "sul pezzo". Attento, si fa trovare pronto quando gli piovono addosso i palloni che maggiormente "scottano". E non se li fa sfuggire. Calamita fortunata. VOTO 6.5
ANGELO: Difetta in impostazione e in appoggio, perche' per lui per una sera ritornano i fantasmi di Zemanlandia: per arrivare sin sul fondo deve fare dai 50 ai 70 metri, e i risultati si vedono tutti in negativo. Il trenino deraglia spesso. Fuori giri. VOTO 5.5
FABIANO: Soldato che risponde presente, nonostante faccia (immeritatamente) avanti e indietro tra campo e panchina. Con Diamoutene a difendere l'onore nero del Mali, il bianchiccio centrale brasiliano rispolvera una prova "delux". Altro che pallido e sciapito, come ingiustamente l'aveva liquidato qualche santone che crede di offrire al mondo lezioni di tattica a puntate. Mezzo voto in meno perche' quando gli scappa via "Nacho" son dolori... Ma nel calcio conta il rapporto causa-effetto: Castillo spreca e allora ricordiamo solo la grande prestazione. Anche in considerazione dell'incidenza percentuale con cui viene sollecitato: non si tratta di aver fatto bene in 3-4 occasioni, nell'arrembaggio-Pisa c'e' sempre lui. The Wall. VOTO 7.5
ESPOSITO: A disagio nel ruolo, svagato e assente (e questo e' incomprensibile). Papadopulo dimostra di tenere tutti con la stessa considerazione, gli da' una maglia da titolare dopo averlo sentito "bisbigliare" disagio per lo scarso utilizzo per mezza stagione ("rumors" interni al gruppo...). E lui che fa? Sfodera una prestazione al limite del compitino copiato, e pure male. Ennesima occasione persa. Ma perche'? Gran peccato. VOTO 5
POLENGHI: Aiuta Fabiano nei "mischioni" furenti nell'area giallorossa, un po' di sciabola, un po' di fioretto e un altro po' ancora di sciabola... A sinistra non e' il suo posto, ma dimostra di avere "gamba". VOTO 6
ZANCHETTA: Vedi Polenghi, almeno per il discorso tattico. Fa specie vederlo andare a rincorrere e raccattare per il campo l'ex Juliano, che Papadopulo praticamente gli fa marcare a uomo. Proprio lui, che dovrebbe costruire, innescare e creare geometrie. Ma il capitano fa il "rompighiaccio" e adempie in pieno al mandato. Piace per questo e per abnegazione. VOTO 6.5
COTTAFAVA: Spiccioli finali per Zanchetta. Di lui ricorderemo un memorabile e d'altri tempi rilancio "fuori campo" a spazzare nei secondi immediatamente vicini al fischio finale. Un "Baresi" in versione casereccia, aglio e olio, ma per la "A" questo ed altro... . S.V.
VIVES: Ci si aspettava qualche inserimento in piu' per uno dei pochi centrocampisti ad avere il "piede" per la giocata. Qualche sgroppata, un tiro fuori in corsa di gran carriera e tanto lavoro da vigile in mezzo al traffico. VOTO 6
BUDIANSKIJ: C'e' cosi' tanta confusione e concitazione, nel finale, che anche la sua iniziale volonta' di dare ordine e geometrie deve fare strada alla concretezza. Fa legna nei minuti roventi. Un tipo che ci piace sempre. VOTO 6
MUNARI: A lungo irritante e non pervenuto. Primo tempo cosi' brutto che andrebbe sostituito, chiuso negli spogliatoi e fatto rinsavire con tutti i mezzi. Ripresa un po' meglio, ma lontanissimo da una prestazione decente. Anni luce dal miglior Munari. Peccato, Papadopulo facendo la formazione dimostra di volerlo rilanciare e recuperare mentalmente. Difficilmente lo vedremo dall'inizio al ritorno. Depresso e deprimente. VOTO 4.5
ARDITO: se il Lecce non gioca in 10 per l'assenza ingiustificata e ingiustificabile di Munari e' solo merito del piu' pisano di Pisa - Lecce. Ercolino sempre in piedi, se la "torre" del centrocampo giallorosso (dove si decide la partita) resta sempre in piedi e non "pende" occorre dire grazie a questo inesauribile mastino. VOTO 7
ARIATTI: Sacrificato e schiacciato indietro dall'esuberanza dei dirimpettai. Si adatta e sacrifica, in una partita di estrema difficolta' dalle sue parti. Non era aria per le sue folate leonine. VOTO 5.5
TIRIBOCCHI: Sino a quando resta in campo e' l'unico motivo di fiducia del Lecce negli eventi dal centrocampo in su. Solo, solissimo, praticamente isolato. Il gol fantastico non nasce per caso: da' l'idea della giocata gia' nel primo tempo, innescando se stesso in un occasione e Angelo in un'altra. Poi la perla: stop e tiro al piattello olimpico al primo pallone, non decente di suo, "sporcato" in partenza ma addomesticato prodigiosamente. Bersaglio grosso centrato. Uomo della provvidenza. Non era cotto, per i "gufi"???. La risposta sta all'angolo destro di Morello... . VOTO 7.5
CORVIA: Irriverente e soprattutto indolente. Perche' in campo se non gli va palesemente? Si fa ammonire denotando altri limiti caratteriali (troppo stile, dalla societa', evitargli in extremis la multa dopo gli schiaffi da derby a Stellini: se gli tocchi il portafoglio, anche ai ragazzini gonfiati romani, forse qualcosa entra in zucca..). Non abbiamo capito che giocatore e', ma certamente e' molto limitato pur avendo qualche dote. Ieri la seconda cosa non si e' vista... Presenza in campo del tutto inutile. VOTO 4
PAPADOPULO: "Allenatore che vince non si discute" (citando Semeraro), tanto piu' che si conferma almeno un gran motivatore. Lancia Esposito, rilancia Munari, conferma fiducia a Vives, con risultati altalenanti ma per demerito dei citati. Lui dimostra ancora di tenere tutti sulla corda e sull'attenti. Generale "di difesa"... Dopo aver ampiamente contestato la formula dei play-off, dimostra di averla studiata e letta alla perfezione: al Lecce servono risultati soprattutto e non prenderle innanzitutto. Chi vuole spettacolo dopo 43 settimane ha sbagliato indirizzo. Certo, rinuncia troppo alla fase propositiva, ma sa di avere un "Tir" in piu' nel motore e lo sfrutta sempre sul piano dei risultati. A Ventura e ai suoi aficionados leccesi "gufi" e autolesionisti lascia le briciole di qualche bella manovra utile a specchiarsi su se' stessa: il "Papa" intasa tutto, facendo spendere alla squadra avversaria anche un'infinita' di energia. Passaggio a livello abbassato. Vittoria su tutta la linea. AMEN. VOTO 6.5
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