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Stadi sicuri, sarà una rivoluzione 09:24 - 6 Febbraio 2007

Il ministro Amato illustra le misure del governo contro la violenza: diffida preventiva, gare a porte chiuse negli impianti non a norma, fine delle trasferte organizzate
Erano state annunciate misure severissime, provvedimenti straordinari, e così è stato. Il consiglio dei ministri di mercoledì varerà le norme d'urgenza contro la violenza del calcio, ma i ministri Amato e Melandri, al termine della riunione di due ore svoltasi a Palazzo Chigi, hanno anticipato cosa cambierà.
DASPO PREVENTIVO - Il ministro degli Interni ha ribadito la necessità di rafforzare le linee dei decreti Pisanu. Sarà introdotto un Daspo preventivo, esteso anche ai minori e il divieto di entrare negli stadi potrà essere allungato fino ai dieci anni. Inoltre sarà esteso da 36 a 48 ore il periodo entro il quale si potrà procedere all'arresto in flagranza di reato.
BIGLIETTI - Fine delle trasferte organizzate: sarà vietato alle società ospitanti vendere in blocco biglietti per i tifosi che vorranno seguire la propria squadra in trasferta. Chi vorrà viaggiare da una città all'altra potrà farlo acquistando il tagliando privatamente.
STADI SICURI - Saranno rivisitati i criteri per la concessione di agibilità degli impianti, per smontare l'espediente degli stadi che dichiarano sulla carta poco meno di 10.000 posti (soglia sotto la quale non c'è l'obbligo dei tornelli agli ingressi nè di videosorveglianza). Tutti gli impianti che non osservano i criteri fondamentali per il mantenimento dell'ordine pubblico potranno ospitare partite solo a porte chiuse. "E su questo punto non transigo", ha chiarito Amato davanti ai giornalisti. Tra i capisaldi del disegno di legge sul sistema calcio ci saranno: stadi di proprietà e sicurezza affidata ad agenti dei club, come nel modello inglese. "È la fine del regime delle proroghe: se uno stadio non sarà a norma non riapre punto e basta" ha spiegato in serata il ministro delle Politiche giovanili e attività sportive, Giovanna Melandri, all'interno del programma 'Porta a Porta'.
STRISCIONI AL BANDO - E' solo un'ipotesi, sulle tracce della ricetta spagnola dove sono vietate anche bandiere. È un punto che divide gli esperti, si vedrà in queste ore se introdurre il divieto di esposizione di striscioni di qualsiasi tipo.
SOCIALMENTE UTILI - E' allo studio anche la possibilità di far svolgere lavori socialmente utili ai violenti degli stadi. Il Coni ha invece assicurato a sue spese il varo di un corso di aggiornamento per gli steward.
IN CAMPO DOMENICA? - Si tratta dunque di misure di applicazione immediata, come ha confermato il sottosegretario Enrico Letta. Una serie di impegni precisi, che potrebbero convincere il Coni e soprattutto il commissario della Figc Pancalli a far ripartire i campionati, seppur con tante gare a porte chiuse. "Valuterò giovedì dopo il consiglio dei ministri ha detto Pancalli - ma ci sono i tempi tecnici per riprendere domenica".



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