«Possiamo rimetterci in corsa»
Lecce - «Vi presento l’allenatore che dà importanza agli uomini prima ancora che agli schemi». Ha esordito così il presidente giallorosso Giovanni Semeraro ieri mattina in via Templari nel presentare ufficialmente il neo-tecnico del Lecce Giuseppe Papadopulo. «L’allenatore – ha poi continuato- che , cifre alla mano, è considerato il re dei miglioramenti».
Il tecnico toscano che arriva nel Salento assieme al suo staff Giancarlo Orti, suo secondo, e il nuovo preparatore atletico Simone Lucchesi (33 anni) che affiancherà Giovanni De Luca e il preparatore dei portieri Paleari, ha sicuramente dei precedenti incoraggianti per il Lecce.
«Sapete tutti quello che ha fatto Papadopulo da vent’anni a questa parte. Ha lavorato in società importanti, Lazio e Palermo, infine la nostra. La sua carriera è stata contraddistinta anche da una promozione in serie A. Ha ottimi precedenti da subentrante, pare che sia la medicina migliore per le squadre in crisi durante il campionato, speriamo lo sia anche per la nostra. Nei nove precedenti subentri- ha aggiunto- Papadopulo ha sempre migliorato la situazione di classifica ereditata dal predecessore». Il numero uno giallorosso ha sottolineato un aspetto a suo dire importante del toscano: «Attribuisce molta importanza al dialogo con i propri uomini, anche se poi è un tecnico che le sue decisioni le sa prendere al momento opportuno. Il dialogo è comunque fondamentale nella sua filosofia di gioco: è la base per capire come sfruttare al meglio il materiale che ha a disposizione, il mezzo attraverso il quale consentire al singolo calciatore di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità».
Visibilmente tranquillo Papadopulo ha espresso stima nei confronti del club di via Templari, spiegando i motivi del suo sì ad Angelozzi: «Ho scelto il Lecce per la credibilità di cui gode nel mondo del calcio italiano e ne condivido gli obiettivi. Questa realtà ha un passato importante e spero di costruire qualcosa di positivo anche nel tempo». Sul modulo di gioco da attuare è molto chiaro: «Apprezzo il 4-3-3 ed è uno schema che applicheremo ancora, soprattutto considerato che l’attuale squadra vi è già avvezza. Certo, non posso definirmi un assolutista. Di fronte c’è sempre un avversario con cui bisogna fare i conti, valutare le situazioni, considerare le caratteristiche individuali di ciascuno degli elementi in campo». Subentrare in corsa comporta certamente una serie di aspetti che a Papadopulo proprio non sfuggono. «Sarà necessario lavorare bene per fare recuperare ai ragazzi la fiducia che hanno perso. Molti sono ottimi elementi e quando i risultati non arrivano è facile perdere il sorriso: lo dovranno riacquistare. Daremo prova con il nostro lavoro della concreta possibilità di recuperare la dimensione calcistica che questa città e questa società meritano».
Il tecnico ha concluso la conferenza stampa con il saluto ai nuovi tifosi: «Da avversario ho sempre sentito il calore e il sostegno di questa tifoseria alla sua squadra. Conto anche su di essa per poter riprendere il giusto cammino e cominciare a fare bene».
Daniela Panzera
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