Appunti di viaggio sparsi dopo Cagliari-Lecce 4-1
Non certo mite domenica di metà Gennaio. I tifosi giallorossi colorano e riempiono lo spicchio del settore ospiti dello stadio di Cagliari. Arrivati qui con ogni mezzo. Anche grazie ai voli low cost che hanno ridisegnato le dinamiche economiche e logistiche degli spostamenti. Con i cagliaritani c’è un rapporto speciale che confina con la fratellanza. Accomunati da squadre che rappresentano una intera terra.
Giampaolo aveva detto, alla vigilia della gara, che la sfida di Cagliari sarebbe stata una prova di maturità. Ebbene sono stati tutti bocciati all’esame. E’ stato bocciato lui per primo, nel modo che non ti aspetti dal “maestro”. Quando ancora la partita era nelle mani del Lecce, o comunque in equilibrio instabile, ha tolto i migliori interpreti giallorossi. Su tutti un Pierotti che stava facendo dannare i sardi e un Krstovic che, non avendo una altra ulteriore punta di ruolo, non andrebbe tolto nemmeno nelle giornate più grigie (e ieri non era una di queste vista la sua vivacità e visto che aveva anche sventato un gol avversario). Sono stati bocciati gli uomini in campo, su tutti un Rebic che dopo essere stato catechizzato sulle provocazioni di Mina, ha pensato bene di cadere nel tranello dopo pochi secondi come il più ingenuo dei ragazzini (lui che è l’unico della truppa giallorossa a non esserlo). E’ stata bocciata la squadra che, al primo passo della rimonta sarda, è pavidamente scomparsa dalla scena. E’ stata bocciata la politica di mercato della Società: perché se è vero che Giampaolo non doveva azzardare determinati cambi è anche gravemente vero che non possiede alcun sostituto all’altezza in tanti ruoli chiave. Diciamolo: basta che al Lecce manchi un terzino di ruolo come Gallo per dovere adattare un intero scacchiere tattico. Se in tutte le materie fai scena muta ti becchi un 4 (anzi un 4-1) nella pagella della prova di maturità.
Il Lecce interrompe a Cagliari il filotto di scontri diretti in cui aveva fatto quasi sempre punti. Ed è una brutta botta da assorbire. Una brutta botta da resettare nel migliore dei modi. Soprattutto rimuovendo prima possibile le scorie che, anche le mal digerite sostituzioni, possono aver lasciato. La classifica ci tiene dentro il gruppone. Con le sole Monza e Venezia ancora staccate sotto. Ma al prossimo esame di maturità dobbiamo arrivare meglio preparati. Vero Giampaolo? Vero calciatori? Vero Corvino?
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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