Categoria: Articoli di D. Consales
Appunti di viaggio lagunari 11:39 - 26 Novembre 2024


Appunti sparsi di viaggio dopo Venezia-Lecce (0-1)

Venezia è sempre Venezia. La laguna e i calli sono sempre la laguna e i calli. Con l’aggiunta fascinosa di un lunedì sera con pochi turisti e tanta bruma. I veneziani fanno la fila nei bacari, sciarpa al collo, intonando litanie poco turistiche e tanto brumose. Lo Stadio Penzo sembra luogo d’altri tempi e, sinceramente, altre categorie inferiori. Ma è esotico come pochi. Anche per il solo fatto di arrivarci in vaporetto. Con pochi tifosi giallorossi (causa lunedì e obbligo di tessera) e tanta bruma.

Serviva non affondare nella laguna. Serviva galleggiare sulla laguna. Il Lecce esce addirittura con una vittoria. Frutto di tanta fortuna, disumani sprechi avversari, prodigiosi interventi di Falcone e fruttuosa intuizione tattica del nuovo condottiero Marco Giampaolo. Esattamente in questo ordine cronologico. Ordine che per settanta minuti aveva fatto presagire che il Lecce sarebbe affondato malamente, in balia di un avversario che lo ha dominato in lungo e in largo. Con la fatale pecca di non colpirlo mai, per la ovvia disperazione del tecnico veneziano Di Francesco che a fine gara non aveva parole per spiegare. Per spiegare come una partita a senso unico si sia trasformata in una sconfitta. In realtà le parole ci sarebbero: il Venezia ha inevitabilmente esaurito la sua spinta dannandosi per non averla sfruttata a dovere e ha visto l’avversario mutare forma negli ultimi venti minuti e trovare addirittura la via del gol.

Il “maestro” Giampaolo trova subito quello che Gotti non aveva trovato: il primo gol esterno e la prima vittoria in trasferta. Diciamolo: casi davvero di un folle gioco come il calcio. Senza dare troppi demeriti al suo predecessore e troppi meriti al suo debutto. Cosa si è visto di diverso? Un Lecce che ha tentato di fare più possesso palla (pur non avendo i piedi per farlo) e un cambio di modulo nella seconda frazione che ha messo una toppa allo straripamento veneziano e “liberato” la vena di un Gallo in grande spolvero che, non a caso, ha fornito il meraviglioso assist a Dorgu.

La sensazione è che la squadra faccia ancora poco gruppo. Sia poco gruppo. O almeno lo sia ma solo come unione di varie fazioni, anche etniche. Lo si è visto chiaramente ieri nel modo di esultare, nel modo di festeggiare o meno con determinati compagni o meno. Anche su questo servirà lavorare tanto.

Serve galleggiare fino a Gennaio. Sperando in assestamenti di mercato. Lo abbiamo detto più volte. E la vittoria di Venezia deve essere vista in questa ottica di pura classifica. Oltre all’indubbio beneficio di permettere a Giampaolo di lavorare non più in totale apnea. Domenica sera al Via del Mare arriva la Juventus. Servirà qualcosa in più di quanto visto ieri...





scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

Tutti i diritti relativi ai testi pubblicati dai collaboratori e moderatori del sito appartengono al sito stesso. E' consentita - senza necessità  di autorizzazione - la riproduzione e la citazione con l'obbligo dell'indicazione della fonte, compreso l'autore del testo. Per tutte le altre utilizzazioni, è indispensabile una richiesta di autorizzazione inviando una mail allo Staff di LD
Visite: 130 | Stampa: 5 | Voti: 44% (9 tot.)
Aggiungi un segnalibro a questa pagina Vota Referer di questa pagina Segnala un errore al webmaster