Appunti di viaggio dopo Inter-Lecce 2-0
Notte di fine agosto. Sul palco di Melpignano “pizzica” la Notte della Taranta. Il Lecce, a uno stivale di distanza, si fa pizzicare dai non certo tarantolati nerazzurri di Inzaghi. Geolier tormenta pezzi in dialetto salentino. L’afa milanese opprime chi calpesta il prato di San Siro. E’ davvero una serata angosciante.
E’ il terzo anno consecutivo che i giallorossi escono sconfitti da Milano con il medesimo risultato di 2-0 contro l'Inter. Speriamo almeno questo porti bene. Giudicare a cinque giorni dalla chiusura del mercato forse non è giusto. Giudicare dopo aver incontrato i detentori dell’Europa League e i Campioni d’Italia forse non è giusto. Però, se non si possono dare giudizi definitivi, si possono fare riflessioni oggettive. Due partite contro avversari impossibili, 0 gol fatti, 6 subiti. Forse avremmo ottenuto lo stesso risultato a ranghi completi. Ma ci chiediamo perché giocare a ranghi incompleti? La domanda fondamentale è questa. Al terzo anno di serie A non ci possono essere le stesse dinamiche del primo o del secondo. Anche lo scorso anno eravamo largamente incompleti, ma arrivarono due risultati inattesi (e molto fortuiti) contro Lazio e Fiorentina che nascosero i problemi della rosa affidata a D’Aversa. Che però ribadiamolo, pur a cinque giorni dalla chiusura del mercato, non capiamo perché possa essere migliore di quella affidata a Gotti. Alzare l’asticella significa affiancare alle inevitabili scommesse made-in-Corvino qualche certezza assoluta made-in-denaro-sonante. Certezza assoluta. Che non può arrivare dalle serie minori di campionati minori. Alzare l'asticella significa investire le plus-valenze in plus-giocatori-affermati. Per carità nessuno pretende altisonanti lupi del campionato. Ma magari un semplice Luperto sì. La convinzione netta è che si poteva rinforzare una squadra che si era salvata con anticipo. Grazie a quella solida base tecnico-tattica per cui tutti ci davano un pelo più avanti delle altre formazioni in cerca di salvezza nella griglia di partenza. Invece si è smontato e rimontato. Come sempre. E allora ci chiediamo quale sia il vantaggio di avere due stagioni nella massima serie alle spalle.
Se la prima giornata di campionato aveva sfornato risultati diversi dai pronostici, la seconda giornata si è superata. Risultato? Una classifica con squadre come Roma e Milan che hanno 1 punto e testa della classifica occupata da squadre come Genoa e Parma. E' calcio ancora d'estate. Ma i punti faranno comodo in inverno. Inizia una settimana decisiva per il Lecce. 5 giorni per completare la rosa entro venerdì sera. 6 giorni per preparare la sfida al Cagliari di sabato sera. 0 giorni per trovare alibi.
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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