Appunti di viaggio sparsi dopo Monza-Lecce (1-1)
Si torna a Monza appena quattro mesi dopo l’epica giornata in cui il Lecce conquistò in epico modo una epica salvezza. Logico immaginare che, per far riallineare gli astri e far ripetere la cabalistica congiunzioni astrali, i tifosi giallorossi decidano di comporre le stesse combinazioni di macchinate, indossare gli stessi vestiti, mangiare gli stessi panini e sedersi sui medesimi seggiolini. La vittoria non arriva. Inutile cercare motivi tattici o lacune tecniche. Qualcuno deve essere rimasto a casa o qualcun altro deve aver mangiato un panino diverso. Non ci sono dubbi.
Lo avevamo detto. A Nicola Krstovic non piace attendere. Non piace far attendere. Ci mette tre giornate per entrare nella storia giallorossa (mai nessuno aveva segnato era andato sempre in gol nelle sue prime tre presenze in serie A nell’era dei tre punti a vittoria) e ci mette una manciata di secondi per andare in rete così come aveva fatto a Firenze e Lecce. Amabilmente ansioso.
Il cartellino rosso a Baschirotto è un rettangolo scarlatto al confine fra l’assurdo e l’insensato. Buona e cattiva fede sono emisferi che è meglio non esplorare. Rimane il fatto che colora la partita di tinte che la VAR aveva tentato invano di diluire. La tinge di tremenda (eccessiva?) sofferenza per gli uomini di D’Aversa. E se avessimo perso sapremmo già su chi puntare il dito.
Sul volo charter con cui il Lecce torna da Monza sale un punto pesantissimo. Come tutti quelli conquistati in inferiorità numerica. Che però non deve distrarre. Perché figlio anche delle parate di Falcone e di assurdi e insensati (giusto per bilanciare) errori al tiro dei brianzoli. Il Lecce ha subito. Subito troppo per lunghi sprazzi. Subito troppo perché forse si è trovato con pochi argini a centrocampo dove Rafia e Kaba hanno perso i famosi duelli tanto cari a D’Aversa.
Il Lecce rimane imbattuto e tocca quota 8 punti. La classifica che ci colora di folli tinte rimane un investimento per il futuro. Futuro che adesso ci pone davanti un trittico infernale in 8 giorni: genoa/juve/napoli fra ven/mart/sab. Preparate postazioni e panini. Senza far sbagli eh.
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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