Appunti sparsi sul taccuino di Lecce-Salernitana (2-0)
E’ un divertentissimo e goliardico gioco di inizio settembre. Stamani il popolo salentino si è svegliato mettendo come suoneria la musichina della Champions e mandando in giro sui social immagini come quella da cui esce il nome del Lecce dall’urna dei sorteggi delle Coppe. 7 punti nelle prime tre partite in Serie A fanno questo spensierato effetto. Non ci siamo abituati. Lasciateci “squariare” come si dice da queste parti.
A Krstovic non piace farsi attendere. Lo abbiamo capito. 98 secondi per segnare al suo debutto a Firenze. Tre giri di lancette per far esplodere il Via del Mare al suo debutto casalingo. Non si vedevano questi numeri dai tempi di Chevanton. E come Chevanton questo giovane montenegrino ha il fuoco tatuato negli occhi. Occhi che fanno paura mentre lo inquadrano nel tunnel prima dell’ingresso in campo. Centravanti vero. Che ieri non ha sbagliato una palla che sia una.
Siamo orfani e saremo per lungo tempo orfani di Hjulmand. C’è anche un sostanzioso lato affettivo. Come però è sostanzioso il peso specifico che ha dato al centrocampo il nostro nuovo metronomo Ramadani. Che ieri ha sfoderato una vistosa gara di taglio e cucito. Senza di lui all'Aberdeen sono implosi. Leader in campo dal primo minuto della stagione. Anche lui senza farsi attendere.
Anche D’Aversa non si è fatto attendere. Tre partite e abbiamo capito molto di questo tecnico che, dopo essere stato fermo ai box per un anno, ha voluto rimettersi in gioco prendendo in grembo la più giovane squadra della serie A. Ama insegnare ai giovani, formarli, plasmarli. Così come ama plasmare la squadra con una duttilità che da tempo non vedevamo. Diciamolo, in queste tre gare gli è girato tutto bene e non ha dovuto pagare pegno per gli inevitabili errori di gioventù (anagrafica e di condotta tattica) dei suoi alunni giallorossi. La sosta sarà utilissima per esaminare/limare quest’ultimi.
Abbiamo iniziato con qualche appunto scherzoso. Proviamo a concludere con qualche esame più serio. Dopo tre giornate i 7 punti non servono per stare a +6 dalla Roma ma piuttosto a +7 dall’Empoli per intenderci. In un campionato che ha subito messo in evidenza grande equilibrio e sorprese che sono arrivate proprio “dal basso”. Tutti diffidano e diffideranno di tutti. Sarà questo il claim. Ora sosta e poi fra due settimane si viaggia verso Monza che per noi fa ancora rima con salvezza. Passo e chiudo. Almeno per oggi fatemi risentire quella musichina....
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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