Appunti statisticamente anomali post Lecce-Lazio (2-1)
Notte di metà agosto. Il Via del Mare accoglie il diciottesimo campionato del Lecce in serie A frantumando il record degli abbonati: 21018 cuori a cui si aggiungono più di 8mila paganti. In totale 30mila tifosi che formano un muro di incondizionata passione. Incondizionata perché il Lecce continua a non avere stelle del mercato o mercato di stelle. I giocatori la ripagano frantumando un meno invidiabile record: mai alla prima in serie A il Lecce aveva centrato la vittoria (prima 6 pareggi e 11 sconfitte). E che vittoria contro i marziali (marziani laziali) di Sarri.
Sarri avrebbe statisticamente fatto bene a pensare meno alle statistiche dei suoi amici statistici secondo cui il calendario delle prossime tre gare ha un trend di avverarsi di prima fascia statisticamente anomalo. Avrebbe fatto meglio a pensare ad un esordio che la sua Lazio ha dato l’impressione di pensare di vincere semplicemente presentandosi in campo e beandosi dei suoi automatismi collaudati con cui fa sparire la palla per interi quarti d’ora. Perché poi è scomparsa anch'essa dietro la palla. E si è trovata ribaltata in appena 90 secondi. Che sono statisticamente un minutaggio altrettanto anomalo.
Con onestà intellettuale l’appunto-bivio della gara porta il nome di Falcone. Sottolineato due volte. Il prodigioso (al limite dello statisticamente anomalo) intervento di piede del portiere giallorosso sul tiro di Immobile nel secondo tempo ha mutato il corso degli eventi. Sullo 0-2 il Lecce difficilmente si sarebbe rialzato.
In attesa di poter schierare il suo nuovo centravanti montenegrino, D’Aversa disegna un Lecce con un 4-3-3 davvero camaleontico. Pochi punti di riferimento e modulo che sembra trasformarsi a fisarmonica ogni pochi minuti. E cambi che nel secondo tempo che sorprendono i 30mila allenatori sugli spalti e gli stessi addetti ai lavori (ne chiedono ampie spiegazioni i commentatori di Sky e Dazn nel dopo-gara). Trasforma il Lecce a suo piacimento e mette la sua mano sulla sua prima vittoria.
2-1 alla Lazio in rimonta come lo scorso anno. Speriamo sia un buon auspicio statisticamente anomalo. Con questa speranza si passerà la settimana che condurrà alla prima trasferta stagionale: Firenze ci attende domenica alle 18.30.
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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