Appunti sparsi dopo Lecce-Benevento 1-1
Tra i 9580 spettatori del Via del Mare non c’era sicuramente la noia. Gara vibrante. Intensa. Che non si spegne mai. Nel primo tempo quasi “zemaniana”. Con il Lecce inspiegabilmente arrembante, come se invece che 80 minuti per recuperare ne mancassero 8. E il Benevento che, fortunatamente, corre a vuoto nelle praterie a disposizione.
Tra i 9580 spettatori del Via del Mare in tanti hanno ammirato la ostinazione di Calabresi. Che svetta e incorna, ma la palla finisce sul palo. Ma lui non si perde di animo…si rialza, rincorre l’avversario, recupera e finalmente mette alle spalle di Gabriel. Che poi sia il suo portiere è un dettaglio.
Tra i 9580 spettatori del Via del Mare c’è qualcuno che ha intonato cori poco affettuosi nei confronti di Pairetto. Fra i 9580 c’è stato qualcuno che a suo tempo li aveva intonati anche verso il padre. Generazioni. Di tifosi accesi e di fischietti spenti.
Tra i 9580 spettatori c’è chi ha sussurrato che Baroni sta facendo prodigi. O che dall’altra parte nessuno riesce a traghettare un Benevento dalla caratura mostruosa, dalla rosa mostruosa, dalle potenzialità per fortuna ancora assopite.
Tra i 9580 spettatori nessuno ha visto il mercato di gennaio. Faragò pronto per qualche minuto, Asencio non pronto, Simic non pronto, Ragusa pronto per non esserlo.
Il punto serve al Lecce per mantenere la testa. Dietro si sta sempre più stretti. Perché Pisa e Brescia, che ultimamente non sanno più vincere, si sono viste sorpassare addirittura dalla Cremonese. Equilibri instabili. Pronti al prossimo giro di giostra tra domani e dopodomani. L'Alessandria ci attende mercoledì.
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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