Pensieri sparsi copiati e incollati dal taccuino di Reggiana-Lecce 0-4
Tanto a Reggio ci dovete venire! Tanto a Reggio ci dovete venire! L’anatema lanciato dall’allenatore della Reggiana dopo la gara di andata aveva turbato i nostri sonni. Ma forse non avevamo semplicemente sentito la seconda frase. Che era: Voglio vedere se ci ridate 7 gol! E infatti la maledizione ha funzionato visto che i giallorossi non sono riusciti ad andare oltre le 4 reti...
Mapei Stadium? Più che altro Mai Pe Iabbu Stadium
Il Lecce riavvolge il nastro. Torna a quel Lecce visto proprio contro la Reggiana all’andata. Superiorità tattica, pressing a tutto campo, ma soprattutto dinamicità nella esecuzione della manovra. Il Lecce riavvolge il nastro. 3-0 in poco più di mezz’ora all’andata. 3-0 in poco più di mezz’ora al ritorno. Coda riavvolge il nastro: tris all’andata, doppietta al ritorno. Ci sono avversari che evidentemente risvegliano gli istinti.
Un plauso a Corini sulla gestione di Pettinari. Dopo la (pessima) gara contro l’Entella nessuno se lo sarebbe immaginato schierato nell’undici iniziale. Per bocciatura unanime. Corini comprende che questo probabilmente avrebbe affossato un giocatore non semplice da ritrovare. E la sua mossa psicologica ottiene frutti devastanti (per l’avversario). Pettinari ancora non trova il primo gol in giallorosso ma trova una prestazione da incorniciare. Impronosticabile/imprendibile.
Altro giro altra classifica lassù in cima. Il Monza scansa le ennesime accuse degli avversari (sarà un caso se ci sono ogni santa settimana?) e il Venezia che si addormenta in laguna davanti al Brescia. Serie B fatale a chi si ferma anche per un solo giro. E seducente per chi con tre punti si ritrova catapultato in posizioni interessanti. Come i giallorossi di Corini. Che vivono un paradosso: dopo aver sprecato tanto con le piccole, attendono affamati il trittico di grandi.
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