Categoria: Articoli di D. Consales
Quanto vorrei fosse un pesce d'aprile 14:18 - 1 Aprile 2018


Vorrei tanto che queste parole di oggi fossero un semplice pesce d’aprile perché sembra davvero un orrendo scherzo (del destino) quello che è accaduto in casa giallorossa. E invece nel pomeriggio di ieri al Via del Mare siamo andati a sbattere contro una solida realtà, e l’impatto è stato durissimo perché viaggiavamo veloci come chi vuol fuggire dal passato. Servivano 5 vittorie. Il pareggio contro il Siracusa distrugge sin da subito questo obiettivo, come chi deve strappare una bolletta delle scommesse sportive dopo aver sbagliato già il primo risultato. E guardiamo sconfortati quei minuscoli pezzi di carta nelle nostre mani aperte, senza avere il coraggio di buttarli via. Quante volte vi sarà capitato? Dopo aver dilapidato tutto il suo vantaggio il Lecce si è giocato anche l’ultimo bonus, quello di essere comunque padrone del suo destino. Siamo tornati sulla terra dopo aver avuto la possibilità di volare via lontanissimo nella stratosfera. Forse tutto è iniziato con il pareggio con l’Andria, forse ancora prima dopo la prima sconfitta della gestione Liverani contro la Juve Stabia, forse ancor prima con l’uscita dalla Coppa. Difficile cogliere con precisione il momento esatto. Una serie di partite da incubo fra le mura amiche ci hanno riportato qui. Nuovamente sull’asfalto polveroso con appena due esigui punti di vantaggio sugli altri e un turno di riposo da osservare.
Vorrei tanto che queste parole di oggi fossero un semplice pesce d’aprile perché anche la gara di ieri è sembrata un terribile scherzo in cui si sono palesati tutti insieme, e in rapida successione, i motivi del nostro tracollo. Una società che forse è intervenuta troppo in ritardo per ricomporre i pezzi di uno spogliatoio caduto vittima del mercato di gennaio, la non serenità di un allenatore che porta via dal campo un giocatore dopo neanche mezz’ora scatenandone l’ira, gli errori madornali che da qualche giornata regalano agli avversari reti dilettantistiche, una sana dose di sfortuna che non ci fa segnare neanche da a un metro dalla porta spalancata, gravissimi errori arbitrali che nell’ultimo mese ci hanno tolto 4 rigori solari.
Vorrei tanto che queste parole di oggi fossero un semplice pesce d’aprile da recapitare agli avversari, ma invece è vero che oggi sogna di vincere il campionato chi fino ad appena un mese fa ci considerava un incubo tinto di giallorosso. Ma proprio per questo ora non possiamo nemmeno donare questo campionato. Non possiamo più vincerlo con due mesi di anticipo come potevamo. Non possiamo più vincerlo solo con le nostre forze. Dobbiamo e possiamo provare a vincerlo da questa nuova prospettiva. Dobbiamo trovare la forza di compilare questa nuova bolletta-scommessa. Sperando sia vincente dopo 6 anni di bollette stracciate.




scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

Tutti i diritti relativi ai testi pubblicati dai collaboratori e moderatori del sito appartengono al sito stesso. E' consentita - senza necessità  di autorizzazione - la riproduzione e la citazione con l'obbligo dell'indicazione della fonte, compreso l'autore del testo. Per tutte le altre utilizzazioni, è indispensabile una richiesta di autorizzazione inviando una mail allo Staff di LD
Visite: 666 | Stampa: 77 | Voti: 50% (104 tot.)
Aggiungi un segnalibro a questa pagina Vota Referer di questa pagina Segnala un errore al webmaster