Il Lecce sbanca il San Vito per 0-1 e mantiene i 7 punti di vantaggio sul Catania
Quando ieri sera sono arrivate le prime immagini del campo di Cosenza al limite della praticabilità, e con il diluvio che imperversava sul San Vito, abbiamo maledetto il posticipo e ci siamo chiesti cosa avremmo potuto ottenere da una gara in cui giocare a calcio sarebbe stato impossibile. E i nostri inseguitori, seduti sul divano, stavano già iniziando a modificare tabelle e tabelline aggiudicandoci al massimo un punticino virtuale. Ma poi è sceso in campo un Lecce guerriero. Lo abbiamo visto subito. Mentalmente e fisicamente aggressivo come da tempo non lo vedevamo. Ipnotizzato da Liverani nel cercare con furore agonistico un risultato in una condizione in cui difficilmente sarebbe potuto arrivare. Trascinando la palla avanti in modo rugbystico come fosse ovale. Correndo senza fermarsi anche quando la palla non arrivava nemmeno nelle vicinanze (lo avete visto Di Piazza nel secondo tempo???). Nonostante tutto questo la non-partita di calcio poteva finire comunque a reti bianche. Ma poi ci sono state due variabili che hanno fatto arrivare, tra un tuono e l’altro, tre punti fra i più pesanti dell’intera stagione. La zampata vincente di Saraniti (pazzesche le sue percentuali al tiro…) e i voli nel fango di Perucchini pronto a sventare la rabbiosa reazione degli uomini di Braglia. Avevamo chiesto al Lecce di farsi un regalo per i suoi 110 anni compiuti in settimana. La vittoria di ieri ci ha fatto uscire dal pantano di Cosenza. Potrebbe essere determinante per uscire da un pantano ben più grande...
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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