Antonio Toma vuole correre, correre veloce. Il neo-allenatore giallorosso si è presentato alla stampa con questa voglia, con questa necessità, con la consapevolezza subito dichiarata di avere a disposizione una Ferrari in una pista in cui gli altri piloti viaggiano con utilitarie. Di cui non vuole nemmeno sentire il nome delle marche, visto che ha subito voluto chiarire che il suo bolide giallorosso dovrà correre senza nemmeno voltarsi a guardare chi sta superando. Si è presentato con quell'accento salentino che tocca subito il cuore dei tifosi, ma esprimendo concetti chiari, precisi, ambiziosi e mai banali. Vuole correre applicando il suo credo calcistico, che coniuga la fatica al divertimento.Divertimento che deve unire interpreti a spettatori. Divertimento che non ha visto mai in questa stagione di corse. Ha parlato di una serie notevole di sessioni settimanali di lavoro, in campo e davanti alla lavagna, non per studiare le altre macchine ma solo e soltanto per spiegare e rispiegare come sfruttare al massimo l'areodinamica della sua. Da tanto a Lecce non si vedeva un pilota del genere, un personaggio che ispira curiosità e fiducia al tempo stesso. Qualcuno lo ha definito il profeta del 4-2-4, qualcuno lo ha definito un predestinato, qualcuno lo ha definito come "colui che tiene in cassaforte gli schemi offensivi". Definizioni che lasciano il tempo che trovano al cospetto dei fatti e dei risultati. Toma vuole correre, correre veloce. Perchè tredici gran premi non sono poi tanti per permettersi di partire piano. Toma sa bene che questa è la sua grande corsa, la più importante della sua vita, quella che può portarlo oltre il traguardo. Per correre felice con la sua chioma al vento, e noi dietro di lui. Buona fortuna mister!
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scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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