da lecceprima http://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=29718

Perfezionato anche l'accordo con l'Udinese, di fatto concluso da tempo per l'attaccante Luis Muriel che arriva a titolo definitivo.

Ma perchè l'Udinese avrebbe deciso di privarsi del talentuoso colombiano? In realtà per il semplice motivo che Muriel era formalmente di proprietà del Granada, squadra iberica che appartiene alla famiglia Pozzo. Lo scorso campionato, tra l'altro, vigeva la regola di un solo nuovo extracomunitario per club ed ecco perchè i Pozzo sarebbero ricorsi all'escamotage di farlo prendere dal Granada. C'è inoltre da considerare che questa mattina l'Udinese ha tesserato il 19enne argentino Roberto Pereyra esaurendo così i posti a disposizione per i giocatori che provengono da paesi al di fuori dell'Unione europea (il primo è stato l'ivoriano Dubai dallo Young Boys Berna).

Per ottemperare alla promessa fatta oramai da tempo al Lecce, allora, l'unica strada rimasta è stata quella del tesseramento direttamente da parte della società giallorossa, cosa che permetterà ai friulani di "ritornarne in possesso" - se lo vorranno - attraverso un'operazione tutta interna: l'Udinese potrà cioè prendere Muriel perchè già tesserato per un club italiano più altri due nuovi extracomunitari. Ma una cosa per adesso è certa: Muriel, il cui contratto è stato depositato in Lega, è il primo acquisto a titolo definitivo di tutta la campagna trasferimenti.

L'avevo detto io......

cioè non ho capito, l'udinese si è comprata muriel tramite il granada? non mi pare molto corretto come modo di agire...

il granada è della famiglia Pozzo!
e lo usano come parcheggio per i giovani

ma cè da dire che se il contratto depositato in lega dice definitivo ossia che il cartellino del giocatore è totalmente del lecce cosa ce ne fraga degli accrdi interni?? se farà 15 gol e l'udinese lo rivuole deve pagare soldi freschi..

Peraltro preso in serie C e portato nella massima serie spagnola.

Comunque calma con gli elogi,che in Italia è una tutta altra storia,anche se pare davvero promettente...Non brucciamolo mettendoli pressione sopra faccendoli gia una marea di complimenti...

penso ci sia qualcosa sotto

Pozzo su Muriel: "Nessuno parlava di lui"
di La Redazione Gio, 01/09/2011 - 10:29

E' un Pozzo di parole il presidente dell'Udinese che nel dopo mercato non lascia spazio alla fantasia quando bacchetta giornalisti e addetti ai lavori, rei di aver criticato aspramente l'operato della società in sede di mercato e Guidolin per le due gare che sono costate la Champions. In particolare un riferimento va a Muriel, l'attaccante colombiano che il Lecce ha preso, di fatto, solo in prestito: “Fino a due giorni fa nessuno parlava di lui, e probabilmente nemmeno sapeva che fosse un nostro calciatore, mentre adesso è sulle pagine di tutti i giornali locali e nazionali descritto come una delle nuove promesse del calcio mondiale”.

..http://www.pianetalecce.it/home/contenu ... ava-di-lui

..giusto per chiarire la situazione, già se sta mina annanzi!!

sulla gazzetta di oggi parlava di prestito secco!

Osti è stato chiaro su Muriel, il calciatore è di PROPRIETA' del Lecce

Poi, per quanto riguarda l'esistenza di qualche patto sottostante tra Osti e l'Udinese,questo non ci è dato saperlo (anche se è altamente probabile,per non dire certo).

Tuttavia, ad oggi, possiamo solo dire che è stato depositato un contratto a titolo DEFINITIVO in favore del Lecce. Il resto sono solo congetture che il tempo chiarirà

Che razza di patto sarebbe? E se Osti il prossimo anno non fosse più ds del Lecce?
O c'è qualche clausola che non conosciamo, o all'Udinese l'eliminazione è pesata troppo.

Potrebbe essere una grandissima mossa per rendere appetibile il Lecce nella vendita.

Se esplode anche in serie A, questo da solo vale 15-20 milioni di euro, il Lecce viene venduto a 15-20,e cinca catta, pija la nculatura a fine campionato, magari scoprendo solo dopo qualche clausola che Muriel deve essere venduto per forza all' Udinese

Ticimu nu favore ca nannu fattu li Pozzo alli Semeraro per poter vendere più velocemente la società

Minchia che fantasia.