leccese fiero ha scritto:
e il giro d'affari ed il ritorno economico complessivo determinato dalla gestione di una società qualsiasi non è dato che si possa ricavare dal bilancio.....
questo vale per qualunque azienda.
innanzitutto il bilancio non può indicare introiti determinati dalla gestione che però sono confluiti altrove (ad esempio il merchandising, se è vero, come sembra, che l'intero settore fosse gestito da una società terza del gruppo sem).
in secondo luogo, i bilanci non indicano certo i benefici "collaterali" ingenerati dal fatto che la gestione di una società di calcio costituisce una enorme cassa di risonanza in termini di visibilità all'esterno, con notevoli ricadute economiche.
tanto per esemplificare: sono convinto che il portafoglio clienti della banca del salento, poi banca 121 sia cresciuto enormemente dopo l'acquisizione dell'us lecce da parte dei semerari per via del semplice rapporto di causa- effetto tra visibilità/popolarità/ ed acquisizione di clientela-tasso di fiducia dell'utenza.
Non c'è necessità di essere esperiti di economia e sociologia per comprendere queste dinamiche.
Allo stesso modo, gestire un club ad alti livelli è un ottimo biglietto da visita da "spendere" nei contatti d'affari, nei rapporti con le istituzioni locali, con i mass-media....
Ecco perchè, e stavolta non mi riferisco a semeraro bensì alla quasi totalità dei proprietari di società, non credete alle chiacchiere che si dicono sul calcio come prodotto perdente, etc.
NESSUN imprenditore è talmente folle da da acquisire attività, sapendo ab origine che la gestione produrrà soltanto perdite.
parliamoci chiaro, gli abramovich, gli sceicchi, coloro i quali possono permettersi di gestire società di calcio per "sfizio", sono pochissimi.
TUTTI gli altri, i vari cellino,preziosi, zamparini,spinelli per finire a semeraro, non intraprendono attività tanto per buttare soldi.
in fin dei conti la causa primaria, del fatto oggettivo che non sia mai sbocciato un rapporto di corresponsione di amorosi sensi tra la gente del dal salento ed i castellani di via templari è proprio questa: l'aver tentato, da parte di semeraro, di presentarsi come il "presidente tifoso" quando,invece, i comportamenti ed il modus agendi concretamente tenuto sono stati quanto di più lontano possibile da quell'ideale modello di "presidenza romantica" che si è tentato per anni di sbandierare grazie ad una stampa locale fin troppo asservita e compiacente.
è quello che io ho sostenuto anche in altri post, il ritorno economico non era dato direttamente dalla gestione della società di calcio, ma dall'"indotto" (non inteso letteralmente).
Forse infatti non è un caso che i SEM abbiano rivisto l'investimento nell'US Lecce man mano che le loro attività uscivano dal Salento per arrivare a Bari, Foggia e oltremanica.