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Come tutto cambia in pochi giorni 09:13 - 22 Gennaio 2009




Dai complimenti e i sorrisi di Firenze, alle pacche sulle spalle e i volti delusi di Lecce.
In pochi giorni l'ottimismo si è affievolito, la sensazione di poter risorgere in classifica ha lasciato il passo al più profondo pessimismo, enfatizzato da una classifica che rispecchia difetti tutt'altro che marginali e dimostra un Lecce relegato in una posizione sin troppo preoccupante.
Si sa, la stragrande maggioranza degli adorabili giornalisti locali non potrà mai vedere il bicchiere mezzo vuoto, ma il pubblico di Lecce, ora più che mai, sembra preoccupato dalla situazione. Contro il Genoa la prova dei giallorossi è stata impalpabile, resa ancor più pesante del normale, perchè presa inevitabilmente da oggetto di paragone con la quasi perfetta partita di Firenze, in cui il Lecce non ha soltanto vinto, ma ha dimostrato, per ampi tratti, di potersela giocare al cospetto dell'allora quarta squadra in classifica: la più quotata Fiorentina.
Tra le tesi sin troppo ottimistiche dei giornalisti e l'aria tutto ad un tratto tornata tesa tra la tifoseria, il raziocinio dovrebbe portare ad una conclusione intermedia: il Lecce, in base alle proprie potenzialità, non può aspirare ad altro che ad una salvezza dura, sudata. Una salvezza conquistata con qualche match d'anticipo equivarrebbe alla soddisfazione di un cicciottone che conclude trionfalmente l'intera maratona di New York.
L'arrivo di Edinho (nella immagine) può cambiare lo scenario, ma non è ancora ammissibile pensarlo con certezza, poichè l'inserimento di un calciatore in un campionato arduo come quello italiano (in cui, tra l'altro, non ha mai giocato), è risaputamente complesso.
La partita di domenica contro un Torino in crisi nera, potrebbe essere utile a Giacomazzi e compagni per il compimento di un' ennesima auto- considerazione: accrescere la fiducia nei propri mezzi. Oppure farla cadere nel vuoto.
La seconda opzione potrebbe rivelarsi fin troppo nociva, per cui è giusto dare un peso adeguato al match contro i granata che, pur essendo importante per il prosieguo della stagione, non è da considerarsi di vitale importanza. Dunque, non si parla ancora di "dentro o fuori", e questo è utile specificarlo in un ambiente, come detto, reso scettico dalla sconfitta interna con il Genoa di Gasperini.
Certo, se il Lecce domenica riuscisse a spuntarla, sarebbe davvero importante: per l'ambiente, per la squadra, ma più pragmaticamente, per la classifica. Che ora non è felicissima.



scritto da Antonio Murrone - collaboratore leccesidentro.it
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