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A tu per tu con.....Guglielmo Stendardo 11:39 - 5 Settembre 2008




Passare dalla Champions League alla zona salvezza deve avere un sapore particolare. Soprattutto per Guglielmo Stendardo, difensore di proprietà della Lazio ma in prestito a Lecce, che l'anno scorso si alternava - con Legrottaglie e Chiellini - al centro della difesa della Juventus terza in classifica. Quello che importa, per uno come Stendardo, è lottare: Champions o salvezza, questo non importa.

Come vedi il tuo futuro a Lecce?
"Ringrazio la famiglia Semeraro e il ds Angelozzi che mi hanno dato la possibilità di venire a Lecce. Apprezzo lo sforzo che è stato fatto dalla società, il fatto che mi hanno voluto fortemente. Una grande dimostrazione di stima e fiducia che spero di ricambiare".

Qual è la formula del tuo passaggio a Lecce?
"Sono in prestito, secco".

Come saluti i tifosi della lazio?
"Colgo l'occasione per salutare i miei compagni di squadra, tutti i tifosi che anche in questi due mesi mi sono stati vicini con tantissimo affetto. Io sono un giocatore della Lazio, ho cinque anni di contratto, sono fiero di essere un calciatore biancazzurro e ho la stima del presidente Lotito. In più voglio ringraziare il professor Copperi e mister Crearesi: sono stati loro che a Formello ci hanno preparato molto bene, considerato che durante il primo allenamento mi sono sentito subito bene".

Diverse voci sostenevano che tu fossi in contrasto col presidente
"Ci tengo a chiarire: ho la stima del presidente e credo sia la cosa più importante. Le cose che ho detto non dipendevano da Lotito, ma soltanto dal mister che ha fatto una scelta, ovvero quella di metterci fuori rosa. Abbiamo subìto dei trattamenti disumani che in futuro spero non avvengano più".


Quindi tornerai alla Lazio solo se va via Delio Rossi?
"Mi auguro che l'anno prossimo possano cambiare tante cose, ma nel calcio non si può mai dire cosa succederà in futuro. Per ora sono concentrato per questo campionato a Lecce".

Hai già fatto un allenamento?
"Beretta mi sembra una persona eccezionale, aperta al dialogo e molto preparato tatticamente-tecnicamente. Spero si faccia un buon campionato, che è la cosa più importante. Il nostro obiettivo è di cancellare la partenza col Torino".

Il Torino s'è rafforzato molto
"Sì, anche se una squadra come il Lecce ha il dovere di riprendere a giocare con tanta grinta e determinazione. Non bisogna avere timori reverenziali, il Lecce ha le carte per giocarsela con tutti".

Ti aspettavi la vittoria del Bologna col Milan?
"Sinceramente no, però ho visto una squadra ben messa tatticamente. E' più avanti in condizione rispetto al Milan, ma alla fine il risultato è cercato e meritato".

C'è la sosta. Aiuterà o danneggerà?
"Può aiutare perché ti dà la possibilità di aggiustare certe cose dal punto di vista tattico e di migliorare la condizione fisica. Per ripartire con determinazione, noi abbiamo la possibilità di giocare in casa contro il Chievo: c'è entusiasmo e mi auguro che i tifosi ci stiano vicini".

Come la vedi col Chievo?
"E' una squadra forte ma sarà una partita molto difficile. La stiamo preparando da martedì, ci sono tutti i presupposti per fare una buona gara".

Qual è la forza del Lecce?
"Non posso ancora dare un giudizio, però credo che il Lecce sia una società molto seria, con un ds come Angelozzi di grande competenza, l'allenatore mi sembra una persona preparata e mi auguro che i giocatori sappiano recepire il volere del tecnico per raggiungere la salvezza".

Tifoseria molto calda
"Sì, calda ed esigente, come tutte quelle del Sud. Spero che la squadra possa ripagare la fiducia e l'attaccamento che i tifosi mostrano".

Cosa pensi degli incidenti di domenica?
"Il sistema calcio va modificato sotto tanti aspetti. Quegli episodi non fanno parte del calcio, ma si prende in considerazione lo stadio come momento per manifestare quel tipo di violenza. Non tutti i tifosi sono così, anzi, la maggior parte vorrebbe andare allo stadio a vedere la partita e tifare la propria squadra. Come in Inghilterra, dove ci sono leggi più severe. Mi auguro che cambi qualcosa perché credo che il calcio dev'essere vissuto come un divertimento".

Si parla di vietare le trasferte ai tifosi per tutta la stagione
"A me dispiace, perché essendo napoletano so quanto i tifosi partenopei vogliano seguire la propria squadra. Sono fiero di essere napoletano, ma c'è una parte che evidenzia solo gli aspetti negativi: credo che non sia solo un fenomeno della nostra città, basti pensare a Catania. Senza tifosi il calcio non può esistere".

Quindi tutto quello che è successo dopo Catania è stato inutile
"Non so se è inutile o meno, ma bisogna cambiare. Il calcio deve portare solo gioia ed entusiasmo. La domenica per una persona normale è il momento per svagarsi".

Tornando al calciomercato: sei stato accostato a molte squadre, è vero?
"Sì, ma anche alla Juventus stessa, che è stata la prima trattativa. Il presidente ha rifiutato tante offerte, però non voglio tornare sul passato. Attualmente voglio fare un bel campionato e poi si vedrà".

Si parlava anche della Fiorentina, l'ultimo giorno
"Sì, c'era qualcosa di vero. Però va dato merito ad Angelozzi per come ha concluso l'operazione".


Intervista apparsa su tuttomercatoweb. com il 05.09.2008
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