Appunti sparsi dopo Bologna-Lecce 2-0
-Cercasi lati positivi della giornata di ieri in quel di Bologna. Dunque…vediamo….sicuramente la temperatura gradevole di questo anomalo Ottobre che ti fa passeggiare sotto le torri e andare allo stadio in maglietta. Poi…che dire….beh sicuramente la cucina tradizionale bolognese, che non delude mai e che fa scorgere tifosi del Lecce appollaiati davanti ad ogni esercizio locale che sforna lasagne e tortellini. Infine…insomma…ci hanno fatto solo due reti (di cui 1 su rigore)…considerando che giocavano contro nessuno se il Bologna ieri non ci ha sommerso di gol significa che è davvero poca cosa.
-Si fa per scherzare ovviamente. Perché se no il taccuino della gara di ieri dovrebbe davvero essere vuoto. Pagina bianca. Immacolata. Visto che il Lecce non si è visto mai. Una prestazione indecorosa anzi una non-prestazione. Difficile da capire, difficile da spiegare. Perché è difficile capire e spiegare come l’assenza di tutti e undici i titolari. Nessuno da salvare. Anzi no, giusto il buon Pongracic che sembra un giocatore di altro sistema solare. E pensare che gli stessi uomini in campo erano quelli che avevano prodotto appena una settimana fa una prima frazione esemplare con la Fiorentina. Inspiegabile. O forse spiegabile nel fatto che quando questa squadra viene disinnescata sembra non avere alternative. E questo è un limite tattico di Baroni e un limite tecnico della rosa a sua disposizione. In percentuali che ogni tifoso e probabilmente ogni uomo della Società vede in modo diverso.
-Alle percentuali di cui sopra va aggiunta quella nera delle giacchette nere (che oggi sono gialle). Perché un prezioso contributo alla nostra classifica lo hanno dato una serie eccessiva di arbitraggi inadeguati che hanno indirizzato determinate gare. Ieri l’ultimo di questi. Rigore cervellotico, decisioni senza senso, un rosso mancato a Medel che grida vendetta. Dice che poi tutto si compensa. Ma non sono io a dirlo o a crederci.
-La sconfitta di Bologna regala fiato prezioso a un avversario in apnea. In basso i posticipi del lunedì daranno nuove gerarchie ma non meno preoccupazioni. Siamo lì nella bolgia e il calendario da qui alla mega-sosta non è certo benevolo. Ma ad oggi non abbiamo sicurezze nemmeno contro le squadre piccole. Quindi la Juventus, prossima roboante avversaria al Via del Mare sabato pomeriggio, fa paura come tutti.
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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