Categoria: Articoli di D. Consales
Appunti di viaggio cosentini 12:53 - 17 Marzo 2022


Appunti di viaggio sparsi dopo Cosenza-Lecce 2-2

Lo Stadio San Vito di Cosenza è sempre stato per noi teatro di epiche battaglie. Risultati sempre “sporchi”. Sempre “sudati”. Sempre “sofferti”. Quando Coda (dopo aver realizzato forse il più bel gol in maglia giallorossa) si è presentato sul dischetto del rigore per il più facile dei raddoppi, che avrebbe indirizzato la gara verso la meno sporca, sudata e sofferta delle vittorie, il destino era già in agguato.

Non possiamo certamente puntare il dito su Coda per non aver indirizzato la gara sbagliando dal dischetto. Visto che eravamo comunque il vantaggio e visto lo scarso valore dei calabresi. Possiamo puntare il dito sui tanti che non hanno vissuto la partita in modo sporco, sudato e sofferto. Tanto da far emergere i pochi, fra gli uomini scelti da Baroni, che hanno combattuto davvero. Vedi lo stesso Coda, vedi Hjulmand, vedi Lucioni, vedi Strefezza. Tutti gli altri si devono far perdonare una serata inconsistente sul piano caratteriale. Serata che solo Blin allo scadere non ha reso traumatica.

Il destino ha voluto farci giocare questo crocevia del campionato con il terzo portiere in porta. Orgoglioso e volenteroso. Ma pur sempre terza scelta. Mi tocca copiare e incollare l’appunto della scorsa gara contro il Brescia. Purtroppo validissimo oggi. Mi copro gli occhi ogni volta che riguardo la sua uscita sul raddoppio calabrese.

Per una volta (accade così di rado) evidenziamo l’arbitraggio sicuro, limpido, lineare e “da regolamento” del signor Marinelli. Anche se mister Bisoli non condividerà questo appunto.

Consoliamoci (o malediamoci) guardando gli altri. La brutta sconfitta del Pisa rimediata ad Ascoli ha mitigato il nostro pareggio e concesso nuovamente il trono alla Cremonese che ha faticato non poco a battere il piccolo Pordenone. Stretti stretti in appena 5 punti la classifica fa sognare tutti e temere tutti. Sogna ancora ed è da temere il Parma a cui andiamo a far visita sabato. E contro i crociati non potremo concederci il lusso di combattere in quattro contro undici.
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