Categoria: Articoli di D. Consales
Appunti di viaggio frusinati 08:58 - 22 Novembre 2021


Annotazioni sparse dopo Frosinone-Lecce 0-0

-Nel non certo avveniristico scenario della terra ciociara, lo Stadio Benito Stirpe appare come un’oasi di modernità. Parcheggi, servizi, comodità, copertura totale e campo così vicino agli spalti che sembra di poter partecipare all’azione. Un’oasi anche nel panorama dei fatiscenti stadi italiani. Tanto che sembra di stare in un classico impianto di una ridente cittadina inglese che magari si chiama frosinuan.

-Sugli spalti un numero impressionante di tifosi leccesi ha dato vita a quella che molti hanno definito una trasferta dal sapore nostalgico. Nostalgia è un termine che spesso si associa alla malinconia. La speranza che è tutto possa invece rimanere intatto. Come la libertà che adesso viviamo a tratti.

-La sfida fra le due migliori difese del campionato cadetto non poteva che finire a reti bianche. A volte (solo a volte) il calcio sembra quasi una equazione logica. Eppure sono anche due squadre con un signor reparto offensivo. Ma è indubbio che oggi Frosinone e Lecce stiano poggiando prestazioni, risultati e prospettive sulla base della solidità. Snoccioliamo qualche numero relativo ai giallorossi: nelle ultime 7 gare abbiamo subito appena 3 reti, nonostante aver incrociato sulla strada anche Brescia, Parma e Frosinone, e sono ben 12 i risultati utili consecutivi dopo la prima e unica caduta all’esordio in campionato.

-Pensavamo che Lucioni in versione Forrest Gump fosse stato un episodio isolato. Invece c’è da chiedersi cosa stia accadendo al capitano del Lecce. Ringiovanito, rinvigorito, ardimentoso. Anche contro il Frosinone lo abbiamo visto uscire dalla sua zona e correre verso intrepide scorribande. Chissà con cosa lo nutre Baroni.

-Mettetevi le mani nei capelli come fa Inzaghi per aggiustarsi la capigliatura e andatevi a vedere come il Brescia ha conquistato la vetta della classifica. Le immagini di Vicenza, con la squadra di casa intenta a scagliare la palla sui pali e a sbagliare rigori, fanno capire che delle rondinelle non bisogna temere solo il tasso tecnico. Dietro il Pisa batte il Benevento e si posiziona sul secondo gradino staccandoci di un punto. Dietro ancora Cremonese e Monza sono tornate in ballo. Dietro ancora annaspa il Parma con i suoi milioni. Tutto molto fluttuante.

-Il primo nemico della nostra solidità sarà ora il logorio del tempo. Quello che impone ben otto gare da qui a fine anno. Sette di campionato e un intermezzo di Coppa Italia. Si consumerà il girone di andata. Si tireranno le prime somme. E saranno consegnate a Corvino per il mercato di Gennaio.




scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

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