Categoria: Articoli di D. Consales
Appunti post-Como 09:33 - 30 Agosto 2021


Annotazioni sparse dopo Lecce-Como 1-1

Dopo più di 500 infiniti giorni il Via del Mare ha riaperto le porte ai suoi tifosi. In tanti si sono fatti foto sugli spalti come fosse la prima volta. E scrivendo sui social di essere tornati a casa. Peccato che poi dentro casa non hanno trovato il loro Lecce. Hanno trovato undici giallorossi che ancora non sono una squadra, non hanno un’anima, non hanno spirito, non hanno un gioco. Forse tutto questo è figlio di un mix di situazioni. Oggetti/giocatori ancora fin troppo misteriosi e situazioni di mercato ancora non ben delineate. A 48h dalla chiusura non sappiamo bene chi rimarrà e quale sarà davvero il Lecce affidato a Baroni. Paradossalmente potrà essere ben lontano da quello portato in ritiro. Speriamo sia ben lontano da quello visto contro nelle prime due gare di campionato.

Cosa si è visto contro il Como? Davvero ben poco. Davvero poco da raccontare e da ricordare. Pochi che si sono dannati l’anima. Un Coda che viveva una sorta di solitudine dei numeri primi. Un centrocampo di carta velina con Hjulmand impiegato in modo tale da non poter sprigionare il suo apporto. Due terzini di qualità così bassa da far deflagrare l’intero impianto tattico del 4-3-3. E poi lanci, lanci, lanci e ancora lanci verso la speranza. Un punticino arraffato è quasi oro colato.

Inevitabile ieri sbirciare Spal-Pordenone. Mancosu ha sbloccato la gara, ha fornito un assist e innalzato da solo il tasso tecnico dell’intera formazione ferrarese. Sull’altro fronte la manovra era affidata a Petriccione. Ok non bisogna guardarsi indietro. Ma è indubbio che da un po’ di tempo a questa parte, a prescindere dalle dinamiche di mercato, siano stati fatti accomodare fuori dalla porta proprio gli inquilini che più tenevano alla casa. E speriamo che l’elenco non debba continuare. Lo slogan che la maglia è quella che resta non può essere il cicatrizzante di tutto.

Dopo due giornate c’è qualcuno che in B fa già la voce grossa. La fa il Brescia di Inzaghi che ha subito fatto vedere i risultati di un mercato sontuoso. La fa il (solito) Cittadella che non sembra mai soffrire le sue rivoluzioni. La nostra vocina è per ora inascoltata da tutti. Ora due giorni per chiudere il mercato. E una sosta per guardarci in faccia e capire da chi ripartire da capo.




scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

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