Categoria: Articoli di D. Consales
Appunti di viaggio cremonesi 15:08 - 23 Agosto 2021


Annotazioni sparse dopo Cremonese-Lecce 3-0

-Lo sguardo si era disabituato. Al pubblico che entra e si siede sugli spalti. Anche se tutte queste posizioni a scacchiera non è che si vedano. Allo Zini di Cremona potrebbero entrare più di 7mila spettatori. Ma ci sono 2370 paganti. Sembrano anche di meno visto che non fanno troppo rumore. La curva di casa è fra quelle che hanno deciso di non entrare fino a quando ci saranno restrizioni. Anche il settore ospiti leccese è privo dei gruppi più “caldi”. Un peccato. Perché in tanti altri stadi il tifo si sente e si fa sentire.

-L’esordio stagionale del Lecce è catastrofico. Tanto che, andando indietro con la memoria, non riesco a trovarne uno così disarmante. Anche due anni fa, uscendo da San Siro con quattro reti interiste sulle spalle, ero più baldanzoso.

-A Cremona non si è salvato nessuno. Nessun giocatore, nessun reparto. Buio completo per novanta minuti. Anzi no….salviamo giusto i primi giri di lancette che hanno portato Coda al tiro in porta. La domanda è come si possa affrontare un esordio in questo modo. Anzi come si possa non affrontarlo e non riuscire a cambiare la rotta in corsa.

-A Cremona non si è salvato nessuno. Nemmeno Baroni che non ha replicato nulla di quanto fatto vedere a Parma in Coppa Italia (dove i continui lanci verso l’attacco scavalcando il centrocampo non si erano visti) e non ha portato in campo nulla di quanto preparato (ed è inutile dire “gli avevo detto di fare così e invece hanno fatto cosà”).

-A Cremona non si è salvato nessuno. Nemmeno chi ha messo in piedi una rosa che, ad oggi, non sembra all’altezza. Del campionato che si intende disputare e del credo tattico del mister. Ma almeno Corvino, in tal senso, ha nove giorni per muovere gli scacchi.

-Sugli altri campi (a parte quello di Reggio che più che un campo sembrava un podere) la prima giornata ha fatto registrare l’esordio della Var (e del suo modo di indirizzare in qualche modo i risultati) e sfide sempre in bilico. Ma soprattutto si è visto come tutti siano attrezzati per far male. Un esempio su tutti il favorito Benevento che ha dovuto segnare quattro reti per superare la neo-promossa Alessandria. E’ una B pericolosa... Meglio darsi una svegliata. Passo e chiudo.





scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

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