Pensieri sparsi copiati e incollati dal taccuino di V. Entella-Lecce 1-5
-Per la prima volta in stagione il Lecce sfoggia la terza maglia verde. Forte come gli ulivi è il suo nome in codice. E lo saremo davvero.
-Senza nessuno sugli spalti, con quelle tribune basse e con quel campo sintetico che luccica di umidità sembra una partita di calcetto. Lo sarà anche nel punteggio.
-I primi venti minuti di assestamento non facevano certo presagire il diluvio giallorosso sulla malcapitata squadra ligure. Che, anzi, all’inizio sembrava poter mettere sul piatto della bilancia la sua assuefazione al contesto artificiale. Poi ci ha pensato Coda (al quarto gol consecutivo) ha disincagliare la situazione. E da lì in poi il Lecce ha impresso quello che sembra attualmente il suo marchio di fabbrica: pressing, corsa e una caterva di palle gol questa volta concretizzate dall'indomito Henderson, da Mancosu su saltellante rigore, dall’oscuro Paganini e dallo smanioso Stepinsky.
-Meccariello in pressing sui difensori avverarsi a 4 minuti dal termine e con 3 reti di vantaggio è il fotogramma del credo di Corini
-Se gioca con questa testa e con questo piglio da leader Mancosu in serie cadetta è un’arma illecita. Ieri davvero pura esibizione di classe. Prima della gara aveva fatto una scommessa con il fratello (entrato solo nella seconda frazione). Mi chiedo come sia venuto in mente al secondo di accettare più di un caffè.
-Il Lecce si arrampica in quarta posizione e ostenta il miglior attacco cadetto con 13 reti. Ora la pausa di campionato. Peccato. Ci stavamo divertendo. Ma è proprio necessario in questo momento far vagabondare le nazionali in giro per il mondo???
scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it
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