Alla vigilia ci eravamo augurati di fare i guastafeste al party di Bergamo. Invece il Lecce non solo si è presentato indossando abiti inadeguati al contesto, ma ha anche portato un bel cabaret di pasticcini e dolcetti in regalo.
Alla festa dell’Atalanta si sono, così, divertiti tutti tranne noi. Come era nelle realistiche previsioni della vigilia. Ma con un volume delle casse che non avremmo immaginato. L’Atalanta ci ha letteralmente stordito. Il punteggio finale avrebbe fatto ancora più frastuono se Gabriel non avesse sfoderato una giornata da record (dicesi una quindicina di parate nella stessa gara…primato in questo campionato…).
Davvero nulla da salvare della giornata di ieri. A prescindere dall’indubbio divario tecnico, i giallorossi hanno fin troppo agevolato le intenzioni degli organizzatori della festa. Il Lecce vuole usare l’arma del gioco, questo è risaputo. Ma adesso occorre abbinare al più presto un sano pragmatismo Per evitare di regalare agli Zapata di turno gli ormai fin troppo consueti palloni che cerchiamo di giocare in difesa in ogni modo e in ogni situazione. Comprese quelle off limits. Se no la filosofia di gioco diviene irrazionalità.
Ora la pausa per fare mente locale. Ci attende nuovamente San Siro. Arriviamoci senza portare noi i palloncini colorati.
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