Categoria: Articoli di D. Consales
Nemmeno un pò di shopping compulsivo 08:33 - 3 Settembre 2019


Il singolo fendente del Verona è arrivato dritto e preciso allo stomaco. Ci ha piegati, facendoci molto più male dei quattro schiaffoni presi a Milano. Il motivo è semplice: guardando il calendario l'esordio interno contro gli scaligeri ci era sembrato l'unico scontro "abbordabile" di inizio stagione. Diciamoci la verità: nessuno lo diceva per scaramanzia ma nelle nostre teste il Verona sembrava a tutti davvero un buon bocconcino. Sarà che nella stagione passata avevamo asfaltato i gialloblù andata e ritorno, sarà che la squadra di Juric è ancora in fase di assemblaggio, sarà che ad oggi gioca in pratica senza una punta degna di nota, sarà che il Lecce visto a San Siro ci aveva illuso. Nel nostro immaginario sarebbe bastato schierare gli 11 titolari della scorsa stagione per avere facilmente la meglio. Il campo ci ha smentiti. Lo stesso Liverani ci ha smentiti schierando tanti volti nuovi e un Lecce ben diverso da quello visto in B ma anche da quello visto contro l'Inter. Il lunedì, a risultati acquisiti, siamo tutti bravi allenatori e bravi scommettitori. Ma la sensazione è che il tecnico giallorosso abbia azzardato una gara in cui non vi era bisogno di alcun azzardo. E fra gli azzardi vi è sicuramente la rinuncia a Petriccione e l'impiego per tutti i novanta minuti di un Mancosu con la maschera per l'ossigeno già dopo la mezz'ora. Poi il calcio è strano. Potevamo colpire con Lucioni dopo pochi giri di lancette, potevamo avere un rigore (solare con nuove regole) sullo 0-0, potevamo concretizzare due occasioni facili-facili con Mayer e Mancosu. Potevamo. Senza nulla togliere ad un Verona che, soprattutto nel primo tempo, ha comunque meritato, creato, giocato nettamente meglio.

Ora lo zero in classifica, alla vigilia della sosta, incute timore. E non sono bastate le ultime ore di calciomercato per fare un po' di shopping compulsivo come terapia antidepressiva. È arrivato il solo Babacar in attacco, speravamo in almeno altre due buste della spesa. Forse è il caso che la società spieghi con maggiore chiarezza l'uso di un portafoglio che pensavamo ben più ricco. Invece ci hanno bloccato all'entrata dei negozi migliori e ci siamo accontentati dei soliti outlet. Ora bisogna fare di necessità virtù. Con fiducia immensa, sia chiaro, ma al momento con ben poca spensieratezza.

Questa il saldo dello shopping secondo la Gazzetta dello Sport: entrate 0, spese 2,8, saldo 2,8

LA SINTESI DI LECCE-VERONA 0-1


LA CONFERENZA STAMPA DI LIVERANI POST PARTITA
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