Lecce-Perugia ha fatto sicuramente saltare molte “bollette” di scommesse sportive . Due squadre in pieno periodo di forma e senza assilli di classifica che producono una gara a reti bianche. Chi lo avrebbe mai detto. E invece Liverani e Nesta hanno giocato a scacchi, hanno usato mille accortezze, probabilmente si sono temuti a vicenda e hanno finito con l’annullarsi. Soprattutto in un primo tempo soporifero come mai avvenuto dall’inizio del campionato. Con un Lecce totalmente incapace di fare il Lecce. Complice un avversario davvero di spessore, e parliamo di spessore tangibile. Ma complici anche alcune assenze che hanno dimostrato, in modo altrettanto tangibile, come in questo momento il Lecce sia il Lecce quando usufruisce dell’immenso lavoro di La Mantia in avanti e della inesauribile propulsione di Calderoni. Attualmente insostituibili e senza sostituti con uguali caratteristiche.
Solo nella seconda frazione le due formazioni si sono lasciate andare regalando le emozioni attese: ma la clamorosa occasione del Lecce si è infranta sul palo colpito da Mancosu, le (molto più clamorose) occasioni dei grifoni si sono infrante su un davvero super-Vigorito. In questo frangente non ci ha fatto bene l’uscita di Falco: Liverani probabilmente confidava nelle caratteristiche di Palombi in una gara che stava divenendo una battaglia di partenze e controripartenze. Ma col senno di poi…
In definitiva bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Mezzo pieno senza nemmeno pensarci. Considerando che è arrivato un punto in una gara che ha visto tutti i giallorossi sottotono e contro un avversario fra i migliori incontrati nella stagione per qualità degli uomini in campo e modo di giocare.
LA SINTESI DI LECCE-PERUGIA 0-0
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