Annotazioni sparse dopo Alessandria-Lecce 1-1

Nebbiosa l’idea di far giocare partite al nord in certi orari di certi mesi dell’anno. La gente fa i km per sedersi su banchi e vedere solo banchi. Di nebbia.

Nebbiosa questa gara contro l’Alessandria. Grigio l’avversario, grigio lo stadio, grigia la prestazione anche del Lecce. Incapace di costruire, ingabbiato, scolorito da un avversario più tonico fisicamente che lo ha asfissiato togliendo ogni colore al centrocampo.

Nebbiosa la forma fisica di Di Mariano. Così è come far giocare il fratello scarso.

Nebbiosa l’interpretazione del fuorigioco nell’ambito del gol del vantaggio dei grigi. Nebbioso definire intenzionale la svirgolata di Calabresi. L’arbitro è quello del nebbioso rigore di Lapadula all’Olimpico contro la Lazio. Arbitro sempre premuroso nei nostri confronti.

Unico fendinebbia della serata è stato Massimo Coda. Vicinissimo a tornare quello che è. Ieri un faro sicuro, capace di pareggiare e quasi vincere la gara da solo allo scadere.

E’ bastato un turno infrasettimanale per creare terremoto nella classifica di B che ora ha una nuova capolista grigiorossa e tanti nuovi pretendenti (alcuni totalmente inattesi come il Perugia) lassù in cima. Dove si è creata folla nel giro di 7 punti. Il Brescia raggiunge il Lecce, il Monza lo insidia, Pisa-Frosinone-Benevento si inceppano. Ma fra due giorni nuovo giro di giostra. Al Via del Mare arriva il Crotone.





scritto da Diego Consales- Caporedattore leccesidentro.it

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