Fa male pensare alla potenziale classifica senza il gol doriano arrivato in pieno recupero. E’ uno dei tanti, tantissimi rimpianti dopo la notte genovese. Il miglior Lecce (per assoluto distacco) visto in stagione stava per portare a compimento la terza scorribanda in trasferta dopo Torino e Ferrara. Rimane in mano un solo punto. Consola il fatto che a portarlo via è stato un Lecce che ha fatto rivedere all’improvviso tutto quello che lo ha issato fino alla massima serie: trame di gioco non banali, continui cambi di versante, velocità nel far girare la palla di prima, linee di passaggio cercate e trovate a memoria. Puro spettacolo per gli occhi giallorossi.

Fatali, tremendamente fatali sono stati gli extra-time. In quello del primo tempo prima la traversa ha fermato Falco e pochi secondi dopo la tecnologia ha cancellato rigore ed espulsione già decretati contro la Samp (sarebbe stata la mazzata definitivi alla squadra di Ranieri), con tanto di giallo sventolato a Tachtsidis che voleva far ripartire il gioco da dove era stato fermato. In quello del secondo tempo il gol della beffa mentre già stavamo facendo il conto alla rovescia per lo spumante.

Fatale è stato l’arbitro che ha ridotto la squadra di Liverani in dieci uomini con un secondo giallo per Tachtsidis tanto gentilmente quanto assurdamente suggerito dal guardalinee di turno per un contatto inesistente tra il greco e . La sensazione netta è che in parità numerica i blucerchiati difficilmente avrebbero recuperato una sfida apparsa altrettanto nettamente impari.

1 punto, tanti rimpianti, ma giocatori (vedi Lapadula) e un Lecce in netta crescita. Si riparte da qui.


LA SINTESI DI SAMP-LECCE 1-1 (https://www.youtube.com/watch?v=C-iDvIFGqjA)