Il problema non è il risultato, anche se il pareggio col suo punticino è parente prossimo della sconfitta, ma per come è arrivato.
Gli allenatori si dividono in due categorie, quelli che motivano i calciatori e quelli che li deprimono. Il nostro scienziato appartiene alla seconda categoria. I cinque cambi non servono solo a mettere forze fresche ma a dare motivazione a chi è in panchina. Ormai non si gioca più con gli stessi 11 dall'inizio alla fine, è un calcio vecchio come vecchio è Baroni.
Dopo Rodriguez e Listovski in arrivo ci sono Majer e Bjorkengren dei quali si sono dimenticate le loro positive prestazioni. Ormai sono lasciati lì in panchina a rodersi il fegato. Immagino con quanto entusiasmo si possano allenare. E quondi arriva il gatto che si morde la coda.
Ormai è più di una sensazione, Baroni non può disobbedire al DS sia per quanto riguarda il modulo che per l'utilizzo degli uomini quest'anno acquistati (vedi Olivieri). Ciò, aldilà, delle carenze tecniche mi induce a sospettare che sia un uomo senza palle.
I direttori sportivi fra le varie caratteristiche si distinguono tra umili e presuntuosi. Ecco, sarà una mia percezione, ma ogni volta che lo sento parlare Corvino lo percepisco della seconda categoria.
E di SSD vogliamo parlarne o no? Per la Società va tutto bene?
Dopo una retrocessione evitabile e un'assurda mancata promozione quest'anno rischiamo di fare il non c'è die senza tre!