miticons ha scritto:
E' normale esaltarsi dopo delle belle vittore come deprimersi dopo cocenti sconfitte ma su questo il tifoso leccese è speciale, amplifica giudizi ed emozioni con effetto leva.
Personalmente ho cercato di non esaltarmi troppo dopo la vittoria di Parma come cerco di non abbattermi dopo la cocente sconfitta di ieri.
Ovviamente ho cercato una spiegazione a quanto accaduto. Intanto la Cremonese andava presa con le pinze perchè a Torino aveva fatto una bella figura quanto noi a Parma anche se con esiti diversi. Questo non voleva dire prudenza ma rispetto, concentrazione e impegno.
Non so quanto la confortante prova nelle precedenti trasferte olandese ed emiliana abbia potuto montare un po' la testa, non si può giurarlo ma nemmeno escluderlo.
Pecchia aveva promesso una partita garibaldina, ora sappiamo che lo affermava forte della condizione atletica dei suoi, e Baroni ha deciso di rispondere affidandosi al vecchio buon "difesa e contropiede".
Dopo l'illusoria fiammata inziale (un gol mangiatissimo e uno annullato per centimetri di fuorigioco) è stata una sofferenza continua.
Si è preso un gol evitabile (con Lucioni che invece di opporsi è andato a mostrare il cu lo in "mecca style") e poi due altri in contropiede in cui ci siamo trovati sbilanciatissimi.
Poteva anche finire 0-0 ma la prestazione sul piano del gioco sarebbe stata ugualmente negativa.
Della partita dico che Gendrey mi è parso in crescita, assolvo Gallo nelle due reti perchè eravamo del tutto scoperti e anche Gabriel che nulla di più poteva fare.
Malissimo Coda, oltre a un gol che non si poteva sbagliare è stato solo egoista o in fuorigioco e dopo si guarda anche intorno stupito come se fosse una altrui colpa. Ieri si è rivisto il Coda nullo dell'ultima parte di stagione playoff compresi.
Una domanda che farei a Baroni è però perchè abbia messo da parte quel Bjorkengren migliore in campo ad Heerenven. Boh.
Su rosa e modulo posterò qualcosa su Punto Lecce, per oggi basta così è stata già dura commentare.