Non basta la volontà(presunta).E neppure l’impegno(passabile).Per vincere in trasferta serve altro.Serve una squadra vera.Non questo Lecce che fuori casa perde con allarmante puntualità ed in casa non vince dal 28 settembre 2008(Lecce-cagliari 2-0).Serve una squadra in grado di mischiare organizzazione,forza e coraggio.Non la versione sbiadita e dimessa che affonda(sia pur nel finale)a san siro,tradita da un nervosismo diffuso e ingiustificato(Benussi-Konan).Serve insomma un Lecce che al momento non esiste. A milano il Lecce non va oltre la teoria,ingannando se stesso e le intenzioni esposte alla vigilia.La pratica è la partita di sempre:come concezione e come atteggiamento.Una partita in cui non riesce ad andare al di là di un puntiglioso presidio degli spazi difensivi.Non c’è,infatti,produzione offensiva: il Tir è abbandonato là davanti con Caserta in episodico sostegno.Gli altri,a difendere.Due linee da quattro,vicinissime per ingabbiare le trame offensive rossonere.Angelo e Munari esterni di centrocampo che rinculano,Fabiano ed Esposito piazzati in mezzo all’area attenti ai traversoni rossoneri.Tutto ciò ha funzionato come piano sino al 90°,grazie anche al fatto che il milan di ancelotti invece di premere sul pedale dell’accelleratore con veemenza ha fatto un gioco lento e prevedibile con i propri attaccanti che non facevan alcun movimento senza palla oltre a diversi errori banali in fase di fraseggio,ed in mezzo poche idee buone e tutte in arrivo dal piede di pirlo.Così gli unici pericoli nel primo tempo son arrivati solo dallo scalpitante pato.Poi nel secondo tempo con un 4-2-4 di sapore brasilianissimo laddove kakà addirittura arretrava per poter recuperare palloni giocabili e finendo addirittura anche col discutere animatamente con ancelotti,il milan cercava di alzare la voce,ma nonostante tutto riuscivamo a tenere testa al diavolo e addirittura con un colpo di testa del Tir sfioravamo la rete…poi sfortunatamente s’è consumato l’amaro castigo da parte dei rossoneri… Ora,a sconfitta servita,scopriamo che l’ingresso di Konan al posto di Ariatti(ma perché,se proprio si voleva effettuare il cambio,non inserire Ardito?Mah!) e di Papadopoulos al posto del Tir sempre al 43° non era altro che da parte di De Canio un tentativo di svegliare la squadra invitandola a rovesciare il destino di un pareggio che ormai sembrava già scritto.A mio modesto avviso,gli inserimenti,sia pur a tempo scaduto,di Konan e Papadopoulos(così come ha avuto modo di dichiarare stasera nel corso di una trasmissione sportiva locale-“un lunedì da lupi” su L’ATV-mister Mario Russo) son risultati assolutamente ininfluenti ed assolutamente sbagliati. La verità è che a questo Lecce non si può chiedere di fare ciò che non è capace di fare.Il problema è la mediocrità,che viene fuori con prepotenza quando il temperamento latita e la personalità vacilla. Il milan ottiene i tre punti grazie al suo palleggio prolungato(ma sapevam che la cifra qualitativa dei rossoneri era superiore)e in virtu’di due gol in cui l’improbabilità trova un alleato nella dabbenaggine giallorosa(grave l’imbarazzo di Konan in occasione della rete che sblocca il risultato,anche se a onor del vero sono un po’ tutti che dormono sulla punizione di pirlo).C’è comunque anche da dire che se il Lecce non avesse subito il primo gol al fonfinish(evitabilissimo almeno a parere dei più)probabilmente ci sarebbe riuscito ad uscire indenne da san siro.Fino alla rete del vantaggio milanista il Lecce non aveva subito particolari azioni da gol. Non siamo ancora alla fine dei sogni grazie soprattutto ai risultati delle altre dirette concorrenti,però avremmo potuto fare un bel passo in avanti in chiave salvezza con un bel pareggio e quindi un punto preziosissimo soprattutto in una giornata dove appunto le dirette concorrenti erano rimaste al palo.Anche Paolo Pavese,tecnico in seconda che sostituiva lo squalificato De Canio,stava per vivere una giornata di gloria conquistando un risultato importantissimo e straordinario in uno stadio come san siro.Purtroppo però il Lecce ha bruciato una grande occasione facendo harakiri proprio sul finale. E così una disattenzione difensiva,l’ennesima disattenzione difensiva stagionale,ci condanna ad una sconfitta. Una sconfitta amarissima perché sembrava quasi fatta,contro un milan che poggiava esclusivamente sull’estro e la velocità di pato. E,invece,abbiam ricevuto una beffa nel finale attraverso anche una azione abbastanza fortunosa(punizione di pirlo,il pallone assume una traiettoria beffarda,si avventa senderos,rimpallo involontario di ronaldinho, e palla in rete…Da segnalare che senderos fino a quel momento per il milan ed i milanisti fino a ieri non era altro che un fantasma.E lo stesso pippo inzaghi autore del raddoppio era stato invisibile fino al 93°!).Una beffa perché già sentivam in tasca il punticino d’oro per avvicinare la quota-salvezza oggi del bologna ed invece in due minuti abbiamo vanificato tutto. Fa pertanto tanta rabbia aver gettato al vento un punto per un errore difensivo commesso ad una manciata di secondi dal triplice fischio finale.Ma tant’è.Ormai non si può ritornare indietro.Adesso pensiamo alla sampdoria…in classifica,d’altra parte,resta tutto invariato,tutto come prima per quanto riguarda la lotta per non retrocedere.Ora occorre soprattutto non mollare.E NOI Tifosi della Maglia di certo NON MOLLEREMO MAI! ANGELOZZI VATTENE DA LECCE!
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