Da Gazzetta.it
Calcio, Galliani contro Ancelotti: "Non deve parlare di arbitri"
MILANO - Adriano Galliani ha bacchettato il suo allenatore, Carlo Ancelotti, che ieri si e' lamentato dell'arbitraggio di Lecce-Milan. ''Ancelotti non deve parlare degli arbitri, la societa' Milan desidera che di questo si parli poco - ha detto il vicepresidente rossonero a margine della conferenza stampa con cui San Carlo ha presentato la sponsorizzazione di alcuni sciatori - Io evito di parlare di arbitri perche' darei una giustificazione ai miei giocatori. Anche quando sbaglia un arbitro, dico che l'errore e' stato loro''.
Ma che strana "lezione".
Sempre da Gazzetta.it (archivio storico)
(17 maggio 2005) Gazzetta dello Sport
«Kakà, scusami. Ma Galliani non può trattarmi da criminale»
LECCE Chiede scusa, ma non accetta di trasformarsi da ragazzo immacolato a bruto del calcio italiano. Davanti alla televisione, di notte, ha capito di aver sbagliato, scoprendo di essere diventato, all' improvviso, il « mostro » della serie A. Il giorno dopo, Axel Cedric Konan sale sul banco degli imputati e si condanna: il fallo commesso ai danni di Kakà lo fa star male, l' attaccante ivoriano sa che quel gesto lascerà tracce indelebili sulla sua coscienza. « In campo non mi ero accorto della gravità del mio intervento scomposto - dice il ragazzo di Abidjan, 22 anni - . Rivisto in tv, non mi giustifico. Volevo prendere il pallone, ma, in velocità, non mi sono controllato, arrivando al contatto però con la gamba quasi ritratta. Il fallo è stato reso ancor più appariscente dal fatto che non sono abituato a fare entrate così dure. Ho sbagliato, chiedo scusa a Kakà e a tutti gli sportivi: non ho dato un esempio positivo e, soprattutto, ho rischiato di causare un infortunio serio al brasiliano. Auguro a Kakà di essere il grande protagonista nella finale di Champions; sarei felice se fosse proprio lui a firmare la vittoria del Milan sul Liverpool » . Prima di domenica, Axel era un calciatore immacolato, neppure un' ammonizione in 19 presenze. « Non si può cancellare la mia immagine di giocatore corretto, come mi ha definito Ancelotti, che ringrazio: sono abituato più a incassare che a commettere falli - sottolinea Konan - . Ho sbagliato ed è giusto che sia punito con una squalifica. Nella mia carriera, però, sono stato espulso solo due volte, sempre per somma di ammonizioni: a Modena, in serie A, addirittura dopo essere stato punito col cartellino giallo per presunta simulazione che solo l' arbitro aveva rilevato. E in tre campionati ho subìto solo 4 ammonizioni. Quando parla di me, il presidente della Lega non può trattarmi da criminale, da delinquente. Mi piacerebbe ascoltare interventi di Galliani così severi anche nei confronti di altri giocatori. Scommettiamo che non sarebbe stato così duro se fosse stato un milanista a commettere il fallo? » . Domenica Konan è stato il trascinatore nel pareggio imposto al Milan. « Ma non mi sono goduto la rete: sono stato protagonista nel bene e nel male e forse la mia stagione, purtroppo, è finita » .
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