Nino non aver paura: Osvaldo del Lecce
Il giovane attaccante fa il "cucchiaio", lo sbaglia, ma ribadisce in rete.
Dunque mettiamo caso che stai guardando una partita dei mondiali, mettiamo caso che il tempo di recupero stia terminando e si è sullo 0a 0 e mettiamo pure caso che ci venga assegnato un rigore, vedi che Totti prende la rincorsa verso il magico dischetto. Che succede in quei pochi istanti dentro di noi? Succede che ti viene la pelle d’oca grossa come limoni, senti una scossa lungo tutta la schiena, inizi a sudare freddo, lo stomaco si aggroviglia e pensi “non lo fare, ti prego non lo fare che poi sai a cosa vai incontro, ti pregooo”. E lui probabilmente avrà sentito l’egual pensiero di milioni di italiani che lo stavano guardano e…non lo ha fatto, non ha fatto il cucchiaio, quel gesto che se ti riesce balzi agli onori della cronaca e diventi (se già non lo sei) un eroe in patria e inogniddove, e se invece lo sbagli…ma non pensiamoci più.
Se invece stai guardano la partita Lecce-Mantova, siamo allo scadere del secondo tempo, il Lecce è in vantaggio di una rete e da quel che si è visto in campo, è anche abbastanza sicura dei suoi tre punti, se dunque tale Osvaldo (new entry per il Lecce) prende la rincorsa verso il magico dischetto, non ti viene mica tutto quell’ambaradan sopra elencato, perché lui è Osvaldo, perché siamo in serie, B, perché stiamo vincendo, perché, perché…perché lo hai fatto?
Ma facciamo un passo indietro: Juliano viene atterrato in area, il signor Bergonzi indica i magico dischetto, e visto che Valdes (acclamato rigorista) è uscito, ci si pone il quesito di chi sarà a battere il rigore. Dubbi subito fugati visto che alza la manina proprio lui, Osvaldo che si offre volontario e va alla lavagna. L’argentino si appresta ad eseguire il tiro e tutti gli spettatori pensano una e una sola cosa “dai che entra, dai che entra…”. Ma dico io potevi metterlo nell’angolino, potevi fare un tiro centrale ma di potenza che avrebbe spezzato le mani a Brivio (che sino a quel momento lo sai che è stato abbastanza bravo), potevi anche inventarti, che ne so io, di fare un doppio salto mortale mentre prendi la rincorsa…ma il cucchiaio, il cucchiaio no, ti prego Osvaldo non lo fare mai più, ti prego. Per la cronaca il gesto “atletico” dell’argentino non ha sorpreso Brivio che ha respinto, ma non abbastanza per evitare che l’attaccante si facesse sotto e mettesse comunque dentro la palla.
Eppure in cuor tuo lo sai Osvaldo che se quel cucchiaio ti fosse riuscito oggi saresti l’eroe, certo non di una nazione, ma di una popolazione salentina talmente vasta e varia che ti farebbe comunque sentire il re dell’Olimpo.
Fonte:
http://www.goal.com