Gianluca84 ha scritto:
rispetto i vostri pensieri e non aggiungo altro
E no, beddru miu!!!
Aggiungo io, se permettete:
In questa maniera, cioè parlando noiosamente sempre delle stesse cose e delle stesse 4-5 squadre (per non dire 2-3) in programmi dagli schemi ripetitivi su TUTTE le reti nazionali, a pagamento e non, il calcio sta "perdendo" sia telespettatori/ascoltatori, che tifosi, che simpatizzanti a milionate.
Questo è un trend inequivocabile che perdura ormai da oltre 10-15 anni e che ha portato letteralmente al fallimento le prime reti satellitari che ne facevano il loro cavallo di battaglia (Stream e Telepiù), nonchè Dahlia sul digitale terrestre e che fa sì che anche Murdock con SKy non se la passi bene e che Mediaset Premium si salvi "isa-isa".
Ma chi si occupa di queste cose ha tutti e due gli occhi chiusi e le orecchie ben tappate.
Fanno finta di niente, perchè è più comodo e facile per tutti fare così.
Ed anche la "classe dirigente" calcistica si è adeguata, arbitri compresi.
La buonanima di mio padre mi raccontava che negli anni '40 -'50 questo paese si fermava letteralmente per le grandi classiche del ciclismo e nei bar non si discuteva d'altro.
Poi cominciarono ad entrarci i soldi, sempre di più, e le mafagne varie, risultato: già negli anni '60 - '70 se ne parlava sempre di meno, nonostante si cercasse di coinvolgere anche le scuole nelle manifestazioni delle tappe del Giro d'Italia.
Adesso il ciclismo è uno sport "di nicchia" con pochi appassionati e coperture Tv dagli ascolti ridicoli.
Il calcio, che è diventato quel che è perchè "facile" e "popolare" (...basta uno spiazzetto, una palla fatta alla bell'e meglio e qualsiasi cosa, anche i giubbotti, per fare le porte) ed anche "campanilistico" (...ogni quartiere, anche il paesotto nel buco del cùlò del mondo ha una sua squadra) lo sta diventando sempre di meno e contemporaneamente perde sempre di più "appeal".
I nostri figli parleranno del calcio come noi ora parliamo del ciclismo, sentite ammè...