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 Oggetto del messaggio: da tuttomercatoweb.com senza parole....
MessaggioInviato: sab mar 24, 2007 7:47 pm 
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leccese dentro
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Iscritto il: ven mar 03, 2006 5:09 pm
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Alla vigilia della delicata sfida con l’Arezzo, il presidente Giovanni Semeraro parla del burrascoso rapporto avuto con il tecnico boemo Zdenek Zeman. Presidente Semeraro, con Papadopulo in panchina il Lecce sembra aver imboccato la strada di una permanenza tranquilla: A maggior ragione, non considera tempo (e denaro) perso l'operazione con la quale, l'estate scorsa, ha richiamato Zeman? "L'operazione Zeman non fu concepita, come pensa qualcuno, allo scopo di accontentare la piazza. Poteva essere l'effetto, non la causa. Ho ripreso il boemo perché volevamo ripartire da un gruppo giovane, di valore ma giovane. Zeman, con i giovani, ha sempre lavorato bene. Perciò gli ho dato carta bianca in sede di mercato". Sbagliando, vero? "Assolutamente sì. Zeman ha sviluppato la campagna acquisti con un suo cugino di Praga, lo stesso che ho rintracciato prima di Natale quando non riuscivo a mettermi in contatto con Zdenek per comunicargli l'esonero. Ha indovinato l'arrivo di Osvaldo, voleva un elemento che ora ha molto mercato qual è Candreva, per il resto ha ignorato le proposte che gli giungevano dal nostro direttore sportivo (Guido Angelozzi, ndr). Non solo, cammin facendo la squadra mostrava una crisi di tenuta e di gioco sempre più acuta". Ne parlavate mai? "Poco, ma ne parlavamo. Lui mi diceva: un buon allenatore si vede dalla qualità del gioco che la sua squadra esprime. Io gli rispondevo: d'accordo, a patto che arrivino i risultati. Con il senno di poi, devo ammettere che Zeman per questo calcio è un tecnico desueto, non più attuale. Dati alla mano, nei tempi e nei modi l'esonero è stata una conseguenza inevitabile. Con il nuovo allenatore, Papadopulo, abbiamo avuto la possibilità di pianificare il mercato. E' stata una scelta rispondente ad una logica aziendale". Ma c'è logica in un'azienda che, da Gregucci a Papadopulo, ha cambiato cinque allenatori in quindici mesi? "Abbiamo pagato lo scotto alla partenza del ds Corvino, la squadra è rimasta disorientata. Al suo posto abbiamo chiamato Regalia, un signore vero, però fuori ormai dal mercato. Gregucci non era una scelta errata, solo che alcuni giocatori con lui avevano eccessiva libertà. Per invertire la rotta, prendemmo Baldini: una delusione enorme sul piano umano e professionale. La verità è che due estati fa dovevamo cedere elementi quali Cassetti, Vucinic e altri che avevano voglia di cambiare aria. Dovevamo ricominciare daccapo, sarebbe andata diversamente". Papadopulo può essere l'uomo giusto per avviare un brillante ciclo di successi? "Ne sono convinto. E' una persona che condivide con noi impostazione, filosofia. E' molto attento alle esigenze della squadra. Stavolta non credo di essermi sbagliato


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