Bojinov resta a Firenze in lacrime (Gazzetta dello Sport)
Piange per lo sfumato passaggio all'Inter, ora verrà reintegrato in prima squadra.
Le lacrime dell'attaccante. Valeri Bojinov piange e lo fa davvero, in mezzo ai ragazzi della Primavera. Sfogo amaro di un ragazzo di 19 anni. Bojinov, dal 17 gennaio scorso, è fuori rosa. Sperava di rientrare in prima squadra, sperava di farlo ieri, quando il calciomercato stava battendo gli ultimi colpi. Niente da fare, tutto rimandato. Allora via, cronaca di un (altro) giorno di ordinaria tristezza. Ore 13.40. Valeri Bojinov esce dallo stadio Artemio Franchi. I giocatori della prima squadra stanno arrivando, la convocazione è fissata per le ore 14, l'allenamento guidato da Cesare Prandelli sta per iniziare. E Bojinov? Se ne va, un'altra volta ancora. Deve allenarsi con la Primavera. Gli sembra un ergastolo nel pallone. E all'improvviso cede. Niente bizze alla Cassano, niente insulti. Solo lacrime. Ore 15. Bojinov esce all'improvviso dallo spogliatoio. Si appoggia a un muretto e scoppia in lacrime. E' la reazione a un disagio che cresce, a un senso di abbandono. «Voglio solo giocare, giocare...», ripete.
Escono i suoi compagni di squadra. Ragazzi, come lui. Cercano di consolarlo, lui li ringrazia. Poi parla con i dirigenti del settore giovanile viola. E piange, lo fa almeno per dieci minuti. Prende un pallone, inizia a calciare contro il muro, forte, sempre più forte. Gli occhi assenti, l'amarezza dentro. Quindi chiede agli estranei di allontanarsi. Via tutti. Bojinov e i suoi compagni riemergono alle 4 del pomeriggio: allenamento, poi partitella. Ora l'attaccante appare sereno, sorride, fa pure un bel gol. Nelle ultime ora di trattative l'Inter aveva lanciato l'ennesimo assalto all'attaccante della Fiorentina. «Incedibile», la risposta del club viola. Bojinov resta a Firenze. Questa mattina parlerà con Corvino, e dopo aver sostenuto alcuni test atletici l'attaccante bulgaro tornerà ad allenarsi con la squadra di Cesare Prandelli. «Ma io voglio solo restare a Firenze», confida ora. Ha sbagliato, ha capito, ha pianto.
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