CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI CORVINO
Prende la parola il Responsabile dell'Area Tecnica Pantaleo Corvino.
Un po' "decano" - "Mi sento un po' decano, in questa circostanza, davanti a tutte queste persone, sono molto emozionato. Un'accoglienza cosi' non me l'aspettavo, grazie a tutti, grazie a voi della stampa, grazie alla società che ha tessuto le mie lodi".
Abbraccio ai tifosi - "Un abbraccio simbolico a tutti i tifosi. Sono 45 anni che sono nel calcio, se è fatto bene prendi gli applausi, se fai qualche errore ti migliori, se sbagli pure. Ma è il passato. Io voglio pensare al futuro. Forse per le partite in A, come ha detto Sticchi Damiani, sono un numero uno, ma devo dimostrarlo sul campo, non con i numeri. Sta pieno di numeri uno nel calcio. Sono arrivato in Champions League partendo dalla Terza Categoria, ma sono contento che su 45 anni di calcio ne ho fatti 15 nel mio territorio".
Legame sentimentale - "C'e' un legame sentimantale tra noi. Io sono rimasto sempre a Vernole, ho vissuto in tante città, lavorato con tante proprietà con cui mi sono legato lungamente ma il mio territorio non l'ho dimenticato mai. Quando sono andato via l'ho fatto anche per dimostrare che non ero bravo solo a casa mia, ma anche fuori. Ho fatto sempre scelte di cuore, anche quando senza budget di Champions ho raggiunto le qualificazioni Champions, avrei potuto salire ancora di più e essere appetito da società da Scudetto, ma il cuore mi ha lasciato sempre li', in quelle società, a lungo".
Incontro - "Quando Saverio mi ha chiamato sono rientrato da fuori Lecce, dove mi trovavo, perchè gli ho detto "voglio anche io dirti qualcosa, si, vorrei tornare, vorrei spiegarti la mia idea di calcio, la mia vocazione per i giovani e il settore giovanile. Per me creare risorse tecniche sarà fondamentale".
Messaggio ai tifosi - "I miei tifosi sono i miei concittadini, sono quelli che quando mi alzo e mi sveglio li trovo fuori di casa, li trovo a Lecce. Sono la mia gente, loro per amore fanno tanto, mi sento di rivolgergli il mio abbraccio assicurando di dare il meglio, sempre. Perche' so che lo faro' per questa terra".
Obiettivo - "Non datemi fretta, questo ho detto a Saverio. Onesti e sinceri, non posso promettere niente, solo di alzarmi la mattina perche' non devo perdere mai, contro chiunque. Daro' tutto per completare il mio ciclo lasciando il Lecce come e dove l'ho lasciato l'altra volta".
iniziano le domande dei giornalisti su mercato e futuro.
Basi di partenza - "Mi presentai 15 anni fa con una squadra retrocessa in B come adesso, tutti si aspettavano rivoluzioni, perche' questo vuole la regola del calcio, ma la storia e' andata diversamente .Trovai Sonetti e Cannito tra prima squadra e giovanili, non feci il taglia teste, andai in giro per l'Italia con lo striscione Sonetti vattene ma andammo avanti. E Cannito mi portò Roberto Rizzo che poi avrebbe fatto i risultati che tutti conosciamo".
Liverani e collaboratori dell'Area Tecnica - "Con Liverani mi sono gia' sentito il giorno dopo l'ultima di campionato. Sto andando a cento all'ora, anche da dietro le quinte prima dell'ufficializzazione ho iniziato a lavorare tanto. Ho delle valutazioni personali che sono molto positive sul tecnico, gliele ho esternate, gli ho parlato dei pregi e dei difetti, miei e suoi. Ora ovviamente abbiamo bisogno anche di guardarci in faccia. Per il resto cercheremo la perfezione, i migliori collaboratori tecnici, dello scouting, delle giovanili".
Centro tecnico - "Per le giovanili il mio obiettivo è che tutti si allenino in un unica struttura, che una parte degli incassi del Lecce vada a questo obiettivo".
Messaggio all'ambiente e chiarimenti - "Sul mio rapporto con i tifosi si potrebbero scrivere due libri. Dove ho lavorato ho avuto sempre un rapporto diretto, sono i miei tifosi, sono il loro DS. Dove c'e' amore c'e' anche incomprensioni. Quando ho mandato via l'unico allenatore che ho mandato via nella mia vita a Lecce l'ho fatto perche' aveva mancato di rispetto a un mio tifoso, raccontando cose non vere in pubblico. Bojinov venne ceduto perche' c'era un'offerta di 30 miliardi delle vecchie lire e avevo alle spalle Vucinic e Bjelanovic e Konan che potevano senza problemi sostituirlo. I tifosi della Curva sanno che se ho sbagliato ho sempre sbagliato per amore, se si sono risentiti di qualcosa sanno che hanno la mia buona fede e mi dispiace. Ho dato il cuore per quella maglia".
Passato e futuro - "Devo molto a Cataldo che vedeva in me le qualità per diventare cio' che era lui. Ecco vorrei che anche io avessi la possibilita' di mettermi al fianco qualcuno che sia il futuro dirigenziale del Lecce".
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