(Messaggio ironico con personali pensieri tra veri, verosimili e falsi)
Si è celebrato il Corvino days, il Leone di Conferenze non si è lasciata sfuggire l'occasione per auto incensarsi. Nelle sue parole traspare come per lui l'80% dei meriti dei risultati del Lecce sono un suo frutto e guai a contraddirlo. Società, tifosi, tecnici, preparatori e giocatori solo degli inevitabili accessori per poter realizzare e nutrire il suo ego.
Ovviamente gli riconosciamo tutte le buone operazioni ma guai a dirgli delle cazzate commesse. La fila di attaccanti sbagliati (ma non dovevano essere più affidabili di una moglie?) ormai si perde negli anni, ma dovremo sempre guardare quanti gol fa Stepiski a Cipro perchè il Corvo è infallibile, anche a prescindere dall'evidenza.
Tuttavia quello che mi ha fatto girare le scatole è stato il richiamo al 443 vincente. Lui non dice mai nulla agli allenatori (ma non ci credo, nemmeno se scende Cristo a dirmelo) ma questo capzo di modulo è evidente che gli roda il cervello, è una vera fissazione.
Il problema è che Gotti è uno tosto, uomo del delta del Po che non comcilia con niente e nessuno, quindi temo che tra i due delle scintille non mancheranno. Magari lu Pantaleo sta minte la bona parola a qualche Società cu ni offre chiù de lu Lecce e cu se lu pigghia.