io evito anche di commentare perchè c'è poco da discutere: prendiamo atto che è morto il diritto e sono state seppellite anche le libertà fondamentali in questa caricatura di nazione.
E, tanto per sfavorire anche il ricorso alla giustizia (non sia mai che uno tenti di tutelare i propri diritti), recentemente hanno aumentato il costo per la sola tassa di iscrizione di un ricorso al TAR alla modica cifra di € 650.
Capite? 650 Euro soltanto per una fot... uta marca da bollo.

ps: c'è anche una vena se vogliamo comica nelle motivazioni dei daspo che tutta Lecce sta leggendo: in buona sostanza, il "pericolo di provocazione" sarebbe connaturale alla presenza di tifosi ospiti non tesserati.
Bene: ammesso che un tifoso della paganese (dico paganese ma è chiaro che è solo a titolo esemplificiativo) dovesse sentirsi offeso e provocato dalla presenza dei leccesi, come farebbe a distinguere i tesserati (dunque buoni) dai non tesserati (dunque cattivi).
C'è un tatuaggio, un marchio distintivo, un segno convenzionale? ditemi voi.
Ma poi, quando si incontrano tutti i tesserati d'italia, buoni e pacifici, fanno almeno l'amore tra di loro?

Hanno ragione Leccesefiero, ce sta dici? Hannu fattu buenu! Nu biti li veronesi ca, in quantu tesserati e quindi schivi alle provocazioni, anu in trasferta cu nu mazzu te rose pitunu? Maddai!

forza ragazzi

Una volta l'Italia era il paese culla del diritto...

zitto, casomai ti prendono sul serio

e da ieri che ci penso e ne ho parlato anche con alcuni LD
alla luce dei fatti di pagani e di quanto accaduto anche ieri ad ascoli sembra davvero essere iniziato un gioco al massacro. a questo punto sollevo la questione: non si può non prendere in seria considerazione questo nuovo scenario. O sottovalutarlo. Parlando in termini pratici è opportuno rischiare di perdere 25 persone a trasferta (che poi significa altrettante perdite in casa)? cioè se domenica dopo domenica svuotiamo la nostra curva, svuotiamo lo stesso principio per cui essa esiste: sostenere i nostri colori. la questione è vecchia ma OGGI più che mai urgente.
cito una frase emeblematica del nostro saggio boemo:

Da "tifoso" il tuo discorso non fa una grinza ma, appunto, loro non sono solo tifosi ma anche altro...Discorso lungo. Io mi permetto di non criticarli per una serie di motivi.

ferma tutto, lo so che il discorso è complesso e non sto criticando
sto dicendo che non si può non considerare le mosse dell'"avversario"

Appunto...E' qui che il discorso si fa più complesso...

anche ai Samp
http://www.sportpeople.net/livorno-senz ... fosi-samp/

qua rischiamo di morire di coerenza

ormai è chiaro che è in atto il giro di vite
diventa necessario valutarlo non passivamente

Bé..il rischio é concreto ma chi ha deciso di andare avanti per questa strada penso ne sia cosciente.

posto che non è il luogo giusto per parlarne, posto che ultras sui forum non ce ne sono e tutto il resto, secondo questa decisione è immutabile nel breve periodo? e pensi che sia giusto mantenerla a tutti i costi?
ovvio che si parla come fossimo al bar, le decisioni non le prendiamo io e te qua

sicuramente va fatta la distinzione tifoso-ultras....ma accadono eventi, come quello della tessera, che a volte fanno combaciare la coerenza di un gruppo ultras con la testa di tifosi che ultras non sono.
ci sno ancora tanti tifosi-non ultras leccesi che la tessera non l'hanno fatta.
un pò perchè motivati e spinti dal gruppo portante; un pò perchè riescono tutt'ora a ragionare con la loro testa e a non sottomettersi a chi da un giorno all'altro decide come si devono alzare dal letto e cosa devono fare in quanto persone prima che tifosi o ultras.

il tutto, a prescindere dall'ideale ultras e al suo netto, sta nel decidere cosa si vuole sacrificare ai fini di un obiettivo.
se viene prima il seguire e partecipare a tutti i costi, anche a discapito della propria identità (nel senso di individuo), o se l'individuo debba mantenere ancora il controllo di sè stesso prima di "vendersi" al ricatto consumistico.

al primo biglietto nominale abbiamo, giusto o non, ceduto tutti
è giusto ricordarlo e ricordarcelo